Quando un dispositivo Windows protetto da BitLocker viene migrato da un tenant a un altro senza completare correttamente il processo, possono verificarsi situazioni critiche come quella descritta: il PC risulta "orfano", non più associato a un utente né a un ambiente gestito, e la chiave di recupero necessaria per accedere ai dati crittografati non è disponibile.
Nel caso specifico, il Service Desk ha confermato che:
- Il dispositivo è stato rimosso da Autopilot.
- È ancora presente in Intune, ma privo di chiave di recupero BitLocker.
- È visibile in Entra ID, ma senza utente associato né chiave.
- Non risulta alcuna data di ultimo accesso.
Questa situazione indica che il dispositivo non è più correttamente gestito da alcun tenant, e che le chiavi di protezione non sono state salvate nei repository previsti durante la fase di provisioning o migrazione.
La domanda centrale è se Microsoft, tramite strumenti di backend, possa recuperare la chiave di BitLocker. La risposta, purtroppo, è negativa. Microsoft non conserva né può rigenerare le chiavi di recupero BitLocker. Come chiarito nella documentazione ufficiale, il supporto tecnico Microsoft non è in grado di fornire o ricreare una chiave persa. La responsabilità della gestione e del backup delle chiavi ricade interamente sull'organizzazione o sull'utente al momento dell'attivazione di BitLocker.
Le chiavi di recupero possono essere salvate in diversi luoghi, tra cui:
- Account Microsoft personale o aziendale (Azure AD).
- Intune, se correttamente configurato.
- Un file locale, una chiavetta USB o una stampa cartacea.
Nel contesto aziendale, è prassi che il reparto IT configuri la raccolta automatica delle chiavi in Intune o Entra ID. Tuttavia, se questa configurazione non è stata eseguita correttamente o se il dispositivo è stato rimosso prima del salvataggio, la chiave non sarà recuperabile.
In assenza della chiave, l'accesso ai dati crittografati è tecnicamente impossibile. BitLocker è progettato per garantire la massima sicurezza, e senza la chiave non esistono metodi ufficiali per forzare lo sblocco. Qualsiasi tentativo alternativo rischierebbe di compromettere l'integrità dei dati o violare le policy di sicurezza.
Conclusione: se la chiave di BitLocker non è presente in Intune, Entra ID, né è stata salvata altrove, non esiste alcun canale attraverso il quale Microsoft possa recuperarla. L’unica possibilità resta quella di verificare se il dispositivo sia stato associato in passato a un utente o account che possa aver salvato manualmente la chiave, ad esempio su una chiavetta USB, in un file locale o stampata.
AlessandroQuando un dispositivo Windows protetto da BitLocker viene migrato da un tenant a un altro senza completare correttamente il processo, possono verificarsi situazioni critiche come quella descritta: il PC risulta "orfano", non più associato a un utente né a un ambiente gestito, e la chiave di recupero necessaria per accedere ai dati crittografati non è disponibile.
Nel caso specifico, il Service Desk ha confermato che:
- Il dispositivo è stato rimosso da Autopilot.
- È ancora presente in Intune, ma privo di chiave di recupero BitLocker.
- È visibile in Entra ID, ma senza utente associato né chiave.
- Non risulta alcuna data di ultimo accesso.
Questa situazione indica che il dispositivo non è più correttamente gestito da alcun tenant, e che le chiavi di protezione non sono state salvate nei repository previsti durante la fase di provisioning o migrazione.
La domanda centrale è se Microsoft, tramite strumenti di backend, possa recuperare la chiave di BitLocker. La risposta, purtroppo, è negativa. Microsoft non conserva né può rigenerare le chiavi di recupero BitLocker. Come chiarito nella documentazione ufficiale, il supporto tecnico Microsoft non è in grado di fornire o ricreare una chiave persa. La responsabilità della gestione e del backup delle chiavi ricade interamente sull'organizzazione o sull'utente al momento dell'attivazione di BitLocker.
Le chiavi di recupero possono essere salvate in diversi luoghi, tra cui:
- Account Microsoft personale o aziendale (Azure AD).
- Intune, se correttamente configurato.
- Un file locale, una chiavetta USB o una stampa cartacea.
Nel contesto aziendale, è prassi che il reparto IT configuri la raccolta automatica delle chiavi in Intune o Entra ID. Tuttavia, se questa configurazione non è stata eseguita correttamente o se il dispositivo è stato rimosso prima del salvataggio, la chiave non sarà recuperabile.
In assenza della chiave, l'accesso ai dati crittografati è tecnicamente impossibile. BitLocker è progettato per garantire la massima sicurezza, e senza la chiave non esistono metodi ufficiali per forzare lo sblocco. Qualsiasi tentativo alternativo rischierebbe di compromettere l'integrità dei dati o violare le policy di sicurezza.
Conclusione: se la chiave di BitLocker non è presente in Intune, Entra ID, né è stata salvata altrove, non esiste alcun canale attraverso il quale Microsoft possa recuperarla. L’unica possibilità resta quella di verificare se il dispositivo sia stato associato in passato a un utente o account che possa aver salvato manualmente la chiave, ad esempio su una chiavetta USB, in un file locale o stampata.
Alessandro