Come utilizzare Dynamic Suite Composition
Aggiornamento: dicembre 2008
Si applica a: Application Virtualization
La funzionalità Dynamic Suite Composition di Application Virtualization consente di impostare un'applicazione in modo che sia dipendente da un'altra, ad esempio un prodotto middleware o plug-in. In questo modo l'applicazione può interagire con il middleware o il plug-in nell'ambiente virtuale, cosa che in genere non è possibile. Questo aspetto è utile perché consente di utilizzare un pacchetto di applicazione secondario con varie altre applicazioni, denominate applicazioni principali, in modo che ciascuna di esse possa fare riferimento allo stesso pacchetto secondario.
È possibile utilizzare Dynamic Suite Composition quando si esegue la sequenziazione di applicazioni che dipendono da plug-in come i controlli ActiveX oppure per applicazioni che dipendono da middleware come OLE DB o Java Runtime Environment (JRE). Se è necessario eseguire la sequenziazione di ciascuna applicazione che utilizza tali componenti dipendenti, gli aggiornamenti dei componenti richiederanno la risequenziazione di tutte le applicazioni principali. Se si esegue la sequenziazione delle applicazioni principali senza i componenti e successivamente del middleware o del plug-in come pacchetto secondario, sarà sufficiente aggiornare solo il pacchetto secondario.
Un vantaggio di ciò è che riduce notevolmente le dimensioni dei pacchetti primari. Un altro vantaggio è che fornisce un miglior controllo delle autorizzazioni di accesso sulle applicazioni secondarie. Si noti che l'applicazione secondaria può essere trasmessa in modo normale e non deve necessariamente essere memorizzata completamente nella cache per poter essere eseguita.
Un pacchetto primario può avere più pacchetti secondari. Tuttavia, è supportato un solo livello di dipendenza, quindi non è possibile definire un pacchetto secondario come dipendente da un altro pacchetto secondario. Inoltre, l'applicazione secondaria può essere solo un middleware o un plug-in e non può essere un altro prodotto software completo.
Se si prevede di impostare più applicazioni principali come dipendenti da un unico prodotto middleware, provare questa configurazione prima di distribuirla per stabilire i potenziali effetti sulle prestazioni del sistema.
Importante
Le dipendenza del pacchetto possono essere specificate come obbligatorie per un'applicazione primaria. Se un pacchetto secondario è contrassegnato come obbligatorio e durante il caricamento non è possibile accedervi per qualche motivo, il caricamento del pacchetto secondario non verrà eseguito. Inoltre, l'applicazione primaria non potrà essere avviata.
È possibile fare quanto segue per creare un pacchetto secondario per un plug-in o un componente middleware e poi seguire la procedura finale per definire la dipendenza nel file OSD del pacchetto secondario.
Per creare un pacchetto secondario per un plug-in usando Dynamic Suite Composition
Su un computer di sequenziazione su cui non è ancora installato, installare Application Virtualization Sequencer e salvare lo stato del computer.
Sequenziare l'applicazione primaria e salvare il pacchetto nella cartella dei contenuti sul server.
Ripristinare lo stato salvato nel passo 1 per il computer di sequenziazione.
Installare e configurare l'applicazione primaria localmente sul computer di sequenziazione.
Importante
Occorre specificare una nuova directory radice per il pacchetto secondario.
Avviare la fase di monitoraggio di Sequencer.
Installare il plug-in sul computer di sequenziazione e configurarlo in base alle necessità.
Aprire l'applicazione principale e verificare che il plug-in funzioni correttamente.
Nella console di Sequencer, creare un'applicazione fittizia per rappresentare il pacchetto secondario che conterrà il plug-in e selezionare un'icona.
Salvare il pacchetto nella cartelle dei contenuti sul server.
Nota
Per facilitare la gestione dei pacchetti secondari, è opportuno che il nome del pacchetto includa il termine “pacchetto secondario”, ad indicare che si tratta di un pacchetto che non potrà essere utilizzato come applicazione autonoma, ad esempio, Pacchetto secondario [Nome plug in].
Per creare un pacchetto secondario per un middleware usando Dynamic Suite Composition
Su un computer di sequenziazione su cui non è ancora installato, installare Application Virtualization Sequencer e salvare lo stato del computer.
Installare e configurare il middleware localmente sul computer di sequenziazione.
Sequenziare l'applicazione primaria e salvare il pacchetto nella cartella dei contenuti sul server.
Ripristinare lo stato salvato nel passo 1 per il computer di sequenziazione.
Avviare Sequencer per creare un nuovo pacchetto.
Avviare la fase di monitoraggio di Sequencer.
Installare l'applicazione middleware nel computer di sequenziazione e configurarla come se si trattasse di un'installazione tipica.
Completare la procedura di sequenziazione.
Salvare il pacchetto nella cartelle dei contenuti sul server.
Nota
Per facilitare la gestione dei pacchetti secondari, è opportuno che il nome del pacchetto includa il termine “pacchetto secondario”, ad indicare che si tratta di un pacchetto che non potrà essere utilizzato come applicazione autonoma, ad esempio, Pacchetto secondario [Nome middleware].
Per definire la dipendenza nel pacchetto primario
Sul server, aprire il file OSD del pacchetto secondario per poterlo modificare. Per apportare le modifiche al file OSD, è consigliabile utilizzare un editor XML. In alternativa, è tuttavia possibile utilizzare il Blocco note.
Copiare la riga CODEBASE HREF da quel file.
Aprire il file OSD del pacchetto primario per poterlo modificare.
Inserire la tag <DEPENDENCIES> dopo la chiusura della tag </ENVLIST> alla fine della sezione <VIRTUALENV>, immediatamente prima della tag </VIRTUALENV>.
Incollare la riga CODEBASE HREF dal pacchetto secondario dopo la tag <DEPENDENCIES> appena creata.
Se il pacchetto secondario è obbligatorio e deve pertanto essere avviato prima del pacchetto principale, aggiungere la proprietà MANDATORY=”TRUE” nel tag CODEBASE. Se non è obbligatorio, questa proprietà può essere omessa.
Chiudere la tag <DEPENDENCIES> inserendo:
</DEPENDENCIES>
Esaminare le modifiche apportate al file OSD, quindi salvare e chiudere il file. L'esempio che segue mostra come apparirà la sezione aggiunta. I valori delle tag sono solo esemplificativi.
<VIRTUALENV>
<ENVLIST>
…
</ENVLIST>
<DIPENDENZE>
<CODEBASE HREF="rtsp://virt_apps/package.1/package.1.sft" GUID="D54C80FA-9DFF-459D-AA33-DD852C9FBFBA" SYSGUARDFILE="package.1\osguard.cp"/>
<CODEBASE HREF="rtsp://sample_apps/package.2/sample.sft" GUID="D54C80FA-9DFF-459D-AA33-DD852C9FBFBA" SYSGUARDFILE="package.2\osguard.cp" MANDATORY="TRUE" />
</DEPENDENCIES>
</VIRTUALENV>
Se nella sezione <ENVLIST> del file OSD sono presenti voci relative al pacchetto secondario, è necessario copiarle nella stessa sezione del pacchetto principale.
Vedere anche
Altre risorse
Come creare o aggiornare le applicazioni virtuali usando App-V Sequencer
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