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System Center

Backup più efficaci con Data Protection Manager 2007

Calvin Keaton

 

Panoramica:

  • Diminuzione dell'utilizzo dei backup su nastro
  • Protezione dei dati continua
  • Backup basati su disco
  • Controllo più granulare con DPM

Recentemente, il mercato della protezione dei dati è tornato in auge.Dopo anni di soluzioni per backup su nastro e di approcci universali al backup notturno, sono stati introdotti numerosi nuovi

metodi e tecnologie in un intervallo di tempo relativamente ridotto.Queste nuove tecnologie includono il backup basato su disco, la protezione dei dati continua (CDP, Protezione dei dati continua) e persino soluzioni apparentemente semplici come la crittografia dei dati.Alcuni di questi approcci sono diventati possibili o persino necessari a causa della recente diminuzione dei prezzi dei dispositivi per la memorizzazione su disco, dei miglioramenti delle prestazioni di reti e processori e dei nuovi requisiti normativi.

Microsoft ha una grande esperienza nell'offerta di soluzioni basate su applicazioni o piattaforme, come gli strumenti di backup di NTBackup, Exchange Server e SQL ServerTM, solo per citare qualche esempio.

System Center Data Protection Manager (DPM) 2006 è stato il primo software autonomo Microsoft nel mercato della protezione e uno dei primi prodotti a offrire la protezione dei dati basata su disco nonché uno dei pochi progettato sin dall'inizio con funzionalità di backup basato su disco.La maggior parte delle offerte erano e continuano a essere associate ad approcci basati su nastro rielaborati successivamente per i dischi.

DPM fa parte della famiglia di prodotti System Center.I prodotti System Center sono specificatamente progettati per semplificare e rendere meno dispendiosa la gestione quotidiana della complessa infrastruttura IT.Le soluzioni System Center si basano sull'automazione e sulle procedure consigliate derivanti da Microsoft® Operations Framework (MOF) e Information Technology Infrastructure Library (ITIL) e possono essere utilizzate a tutti i livelli di un'organizzazione.

DPM è solo uno dei componenti della famiglia System Center.System Center Configuration Manager offre funzionalità di gestione delle configurazioni e di distribuzione del software.System Center Operations Manager fornisce funzioni proattive di automazione e monitoraggio del sistema.System Center Capacity Planner consente la pianificazione delle capacità e l'analisi dell'impatto ("what-if") delle distribuzioni dell'infrastruttura.Per ulteriori informazioni, vedere microsoft.com/systemcenter.

System Center Data Protection Manager 2006 forniva il backup basato su disco dei server di file e di stampa, nonché il backup su disco basato su WAN per le filiali.È stato progettato per proteggere i file server nel datacenter e per ottenere hardware per il backup su nastro locale dalla filiale.Tuttavia, non disponeva del supporto nativo per le applicazioni Microsoft e si basava sui prodotti di terze parti per l'archiviazione su nastro a lungo termine.

La nuova versione di DPM, System Center Data Protection Manager 2007, è stata sviluppata a partire da questa versione e continua a fornire un'efficace protezione basata su disco dei server di file e di stampa, nonché delle filiali, aggiungendo però il supporto per le applicazioni aziendali Microsoft di importanza critica come Exchange, SQL Server e SharePoint®, oltre al supporto nativo per i backup su nastro.Benché non sia raro vedere una notevole quantità di modifiche in una nuova versione, ciò è particolarmente vero nel caso di DPM.La seconda versione ha aggiunto numerose funzionalità, nonché significativi miglioramenti alle funzionalità esistenti.In questo articolo verranno descritte alcune delle funzionalità nuove e avanzate e verrà fornita una panoramica su cosa aspettarsi da questa nuova, interessante versione.

Supporto per applicazioni e piattaforme

Molti fornitori di software di backup hanno un approccio a "marmellata" per quanto riguarda il supporto delle applicazioni.Infatti, spalmano l'investimento nella progettazione su numerose applicazioni tentando di supportare il maggior numero di origini dati possibili.Il risultato è che viene fornito un supporto assolutamente elementare per le diverse applicazioni.Piuttosto che tentare di fornire un supporto limitato a un gran numero di applicazioni o piattaforme, Microsoft ha scelto di concentrarsi sulla protezione di poche applicazioni specifiche sulla piattaforma Windows®.In questo modo, Microsoft è riuscita a concentrare l'investimento nella progettazione su queste applicazioni, al fine di creare un'esperienza integrata di backup e ripristino che include funzionalità generalmente non disponibili in altri prodotti per il backup.

La prima funzionalità richiesta dagli utenti di DPM 2006 era il supporto per Microsoft Exchange. Per soddisfare questa esigenza, DPM 2007 introduce il supporto per Exchange Server 2003 ed Exchange Server 2007. La protezione viene garantita a livello dei gruppi di archiviazione con i singoli gruppi visualizzati come oggetti nella UI di DPM, che è poi possibile aggiungere ai gruppi di protezione in base alle proprie esigenze, per attivare backup pianificati e basati sui criteri.I gruppi di archiviazione cluster vengono visualizzati come un singolo oggetto, eliminando così la necessità di rilevare singolarmente i membri di un cluster e sincronizzare manualmente la loro protezione.Le operazioni di ripristino possono essere eseguite a livello Gruppo di archiviazione, Database o Cassette postali.Il recupero granulare viene ottenuto tramite l'automazione, grazie alla quale vengono utilizzati gli strumenti standard di Exchange per ripristinare i dati in un gruppo di archiviazione di ripristino e per estrarre gli oggetti più granulari come le cassette postali ancora una volta tramite gli strumenti standard di Exchange (vedere la Figura 1).

Figura 1 Supporto di Exchange in DPM

Figura 1** Supporto di Exchange in DPM **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

A differenza di altre soluzioni di backup di Exchange, DPM non si basa su strumenti non Exchange o sulla decodificazione del database Exchange quando estrae gli oggetti che vengono ripristinati.I ripristini delle cassette postali basati su DPM sono completamente supportati da Exchange.

DPM 2007 è il primo prodotto in grado di supportare completamente i cluster Replica continua cluster (CCR) e Replica continua locale (LCR) di Exchange 2007.Anche i cluster di Exchange 2003 sono supportati.

SQL Server 2000 e SQL Server 2005 sono supportati da DPM 2007 con i backup e i ripristini eseguiti a livello di database.È anche incluso il supporto per i ripristini reindirizzati e rinominati, nonché il supporto completo per i database cluster, con mirroring o con distribuzione di log.

Come per Exchange, i database cluster vengono visualizzati come oggetto singolo nella UI, eliminando l'esigenza di configurare separatamente la protezione in più server cluster (vedere Figura 2).Il supporto di SQL Server in DPM può essere utilizzato per proteggere alcune applicazioni di terze parti che si basano su database back-end di SQL Server con il supporto dell'applicazione tramite la protezione dei file e la protezione del database SQL Server garantita in modo nativo dal supporto DPM per SQL Server.Il motore di pianificazione flessibile in DPM consente di aggiungere sia il backup dei file che quello di SQL Server allo stesso gruppo di protezione in modo che possano essere eseguiti simultaneamente e condividere una stessa interfaccia di gestione e di pianificazione.

Figura 2 Backup di clustering

Figura 2** Backup di clustering **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

I carichi di lavoro di collaborazione sono protetti con SharePoint 2007, con il supporto sia di Windows SharePoint Services (WSS) 3.0 che di Microsoft Office SharePoint Server (MOSS) 2007.Il supporto è a livello di farm anche se la farm è presente su più di un server.Ad esempio, una farm contenente tre server Web front-end, due server per la raccolta dei siti e un unico server di database per un totale di sei server, viene visualizzata come un oggetto singolo nella UI di DPM e, sia il backup che il ripristino tramite DPM vengono eseguiti come per un singolo oggetto.

Sebbene i ripristini di farm completi siano supportati, DPM include anche il supporto per il ripristino di siti e raccolte di siti, nonché per documenti, elenchi o elementi singoli.Naturalmente, le versioni precedenti di SharePoint possono essere protette come database di SQL Server tramite le funzionalità di protezione di SQL Server in DPM.

I carichi di lavoro di file e stampa continuano a essere supportati in DPM 2007 con il supporto Open File disponibile gratuitamente.È stato aggiunto il supporto per le esclusioni di file e cartelle, nonché per il backup dello stato di sistema.È importante notare che il supporto di file è stato ulteriormente ampliato per includere Windows Vista ® e Windows XP.Tuttavia, il supporto per questi sistemi operativi client è relativamente limitato, poiché è principalmente destinato ai sistemi utilizzati come file server.Gli utenti di DPM sono in grado di proteggere un piccolo numero di client secondo le proprie esigenze, ma non è possibile scalare facilmente il supporto per numeri elevati di desktop.

Il supporto nativo per i file server e i server Exchange Server, SQL Server, SharePoint consente a DPM di supportare la maggior parte del carico di lavoro degli ambienti Windows.Tuttavia, per i carichi di lavoro meno comuni, DPM 2007 comprende anche il supporto per pre- e post-script che è possibile eseguire automaticamente quando si verifica un backup.Questa funzionalità consente a DPM di supportare una vasta gamma di applicazioni o carichi di lavoro.Questo supporto non è integrato allo stesso modo di quello fornito per Exchange, SQL Server e SharePoint, tuttavia offre una notevole flessibilità nel supporto delle origini dati.I white paper sul supporto di alcuni importanti prodotti non Microsoft come Oracle saranno disponibili in DPM TechCenter all'indirizzo technet.microsoft.com/dpm.

Una delle innovazioni più interessanti di DPM 2007 è il supporto per server virtuali basato su host.La maggior parte dei prodotti per il backup supportano i server virtuali guest come server singoli e solo pochi, o forse nessuno, sono in grado di fornire protezione a livello host tramite una singola installazione di licenza e agente.DPM utilizza i processi di scrittura del servizio Copia Shadow del volume (VSS) ricorsivi per proteggere tutti i guest ospitati in uno specifico host di server virtuali tramite un unico agente distribuito sull'host.Questi processi di scrittura VSS ricorsivi sono in grado di chiamare i processi di scrittura VSS presenti nei guest o persino in applicazioni eseguite sui guest indipendentemente dall'applicazione o dal sistema operativo installato nel guest.Ciò consente a DPM di proteggere qualsiasi piattaforma o applicazione eseguita come guest, indipendentemente dal fornitore.Questi backup di server virtuali basati su host sono coerenti con le applicazioni e forniscono un'unica immagine di disco rigido virtuale (VHD) che può essere ripristinata in un host nuovo o esistente in base alle esigenze.

Queste immagini di backup basate su host non offrono la stessa granularità di ripristino rispetto ai backup eseguiti tramite un agente DPM installato in un server guest o autonomo, tuttavia forniscono altri vantaggi, incluso un semplice ripristino di sistema per gli ambienti virtualizzati.

Velocità, affidabilità ed efficienza

Oltre ai miglioramenti in termini di accuratezza ed estensione del supporto per le applicazioni, in confronto alla versione precedente, DPM 2007 garantisce una maggiore granularità per i backup completi e incrementali.Mentre DPM 2006 consentiva la sincronizzazione ogni ora, la nuova versione di DPM consente di eseguire un backup incrementale ogni 15 minuti e un backup completo ogni ora.Per i clienti con contratti di servizio (SLA) meno aggressivi, i backup completi possono essere eseguiti anche solo una volta alla settimana.Pertanto, i clienti possono ridurre la frequenza dei backup nei server meno critici, consentendo allo stesso tempo pianificazioni più rigide per la protezione dei server di importanza fondamentale.Benché la sincronizzazione con il server DPM venga eseguita ogni 15 minuti, l'agente DPM continua a rilevare attivamente le modifiche sul server protetto durante l'intervallo tra le sincronizzazioni.

Questo nuovo agente DPM rileva continuamente le modifiche a livello di blocco appena queste si verificano nel server protetto.Ciò è possibile grazie a un innovativo filtro del volume sviluppato per DPM 2007 che consiste di una bitmap presente nella memoria del pool di paging e che include un bit per ciascun blocco del volume protetto.

A ogni scrittura di un blocco nel volume, un bit viene girato nella bitmap.L'impatto su processore e memoria associato a questo processo è più lento rispetto a un normale filtro antivirus e non vi sono requisiti di spazio su disco da scalare insieme alla percentuale di modifiche.In realtà, il carico associato a questo filtro non viene affatto scalato con la percentuale di modifiche.Ciò è molto importante poiché gran parte degli schemi di rilevamento delle modifiche a livello di blocco risultano in un overhead elevato del processore e della memoria, nonché in impronte su disco in grado di scalare con la percentuale di modifiche.Pertanto, percentuali più elevate tendono ad avere un effetto maggiore e, in alcuni casi, valori particolarmente alti possono portare all'esaurimento dello spazio su disco del sistema.Con DPM 2007, l'impatto del filtro del volume su processore, memoria e disco resta invariato indipendentemente dalla percentuale di modifiche.La percentuale di modifiche non ha alcun effetto sull'overhead ridotto associato al filtro, indipendentemente dalla percentuale, sia essa l'1% o il 1000%.

Tuttavia, il rilevamento dei dati modificati è solo uno degli aspetti da discutere.DPM 2007 utilizza anche il servizio VSS sul server protetto per creare immagini di backup coerenti con le applicazioni che possano essere ripristinate in modo affidabile.VSS è stato sviluppato da Microsoft per fornire l'infrastruttura di backup per Windows XP e Windows Server® 2003, nonché per offrire un meccanismo di creazione di copie coerenti di dati temporizzate (copie shadow).VSS può produrre copie shadow coerenti coordinando letture e scritture con le applicazioni aziendali, i servizi per file system, le applicazioni di backup, le soluzioni di recupero rapido e l'hardware di archiviazione.Di conseguenza, VSS è probabilmente il meccanismo più adatto e affidabile sul mercato per la produzione di backup coerenti con le applicazioni.Diverse funzionalità in Windows Server 2003 utilizzano VSS, incluso Copie shadow di cartelle condivise.

La maggior parte dei prodotti che utilizza VSS per i backup delle applicazioni crea una replica VSS e la lascia disponibile sul server protetto per rilevare le modifiche e ottenere un'immagine coerente con le applicazioni per il backup.Purtroppo, mantenere sempre disponibile la replica sul server protetto ha effetti significativi sulle prestazioni poiché una copia sulla scrittura viene eseguita per mantenere la replica VSS aggiornata ogni volta che l'applicazione esegue la scrittura su disco.Ciò può creare un overhead sul processore del 25% e ha un notevole impatto sui tempi di scrittura.

Poiché DPM rileva le modifiche tramite il filtro del volume, non è necessario mantenere in tutti i casi una replica VSS.Al contrario, DPM crea una replica VSS quando si esegue un backup completo, quindi sovrappone la bitmap del filtro del volume per identificare solo i dati modificati nella replica.Questi dati modificati vengono spostati sul server DPM che viene utilizzato per creare un punto di ripristino.La replica VSS sul server protetto viene quindi eliminata e il filtro del volume viene reimpostato.Il rilevamento delle modifiche a livello di blocco continua quindi con un overhead ridotto e senza richiedere una replica VSS o l'utilizzo delle risorse ad essa associate.

Con questa soluzione, i punti di ripristino producono un'immagine dell'applicazione ripristinabile e viene ridotta la quantità di dati spostati tra il server protetto e il server DPM.

Con DPM 2007, un backup completo non richiede la copia completa dei dati dal server protetto al server DPM,ma vengono spostati solo i dati modificati.Quindi, un backup giornaliero completo di un gruppo di archiviazione di Exchange di 100 GB con una percentuale di modifiche del 10% al giorno risulterà di soli 10 GB.

La riduzione delle dimensioni dei backup completi si traduce in un'archiviazione più efficace sul server DPM quando viene creato uno snapshot per l'acquisizione di un punto di ripristino.Ciascuno snapshot contiene i dati modificati che formavano l'ultimo backup completo e viene eseguito automaticamente insieme al backup completo.Quando si utilizzano le applicazioni, questi snapshot includono anche gli eventuali backup incrementali.

I backup incrementali sono essenzialmente backup del log in DPM, pertanto ogni volta che si esegue il backup completo di un'applicazione, i dati modificati vengono spostati sul server DPM e vengono associati ai backup del log per creare un singolo snapshot contenente più punti di ripristino.Nel caso descritto in precedenza del gruppo di archiviazione di Exchange da 100 GB con una percentuale di modifiche giornaliere del 10%, se si considera un backup completo giornaliero e incrementi da 15 minuti, lo snapshot comprenderà 10 GB di dati modificati e circa 5-10 GB di registri delle applicazioni.Tuttavia, è importante comprendere che questo snapshot da 15-20 GB contiene fino a 97 punti di ripristino.

I backup completi devono essere eseguiti almeno una volta alla settimana e il numero totale di snapshot è limitato a 512 per i server applicazioni e 64 per i file server.Quindi, l'esecuzione di backup completi settimanali e di backup incrementali ogni 15 minuti produce 673 punti di ripristino per ogni snapshot e più di 340.000 punti di ripristino nel caso in cui vengano utilizzati tutti i 512 snapshot.Sebbene la necessità di utilizzare così tanti punti di ripristino su disco sia un caso molto raro, dimostra la flessibilità e la scalabilità di DPM rispetto alla pianificazione dei processi e al ripristino temporizzato.

L'inclusione dei backup del log nei backup completi consente a DPM di archiviare in modo efficace un alto numero di punti di ripristino in uno spazio su disco estremamente ridotto.Tuttavia, questo processo può produrre un overhead e non rappresenta tecnicamente una compressione, né un'archiviazione istanza singola (SIS), sebbene esistano alcuni componenti di deduplicazione dei dati nel processo, ossia il rilevamento delle modifiche a livello di blocco.Indipendentemente dalle etichette, DPM dà ottimi risultati occupando solo una piccola quantità di memoria per ciascun punto di ripristino creato.Inoltre, poiché DPM non utilizza la compressione tradizionale, l'archiviazione istanza singola o la deduplicazione per eseguire questa attività, esiste la possibilità di aggiungere altre opzioni se viene utilizzata una piattaforma di compressione, SIS o di deduplicazione per fornire funzionalità di archiviazione sul server DPM.

Ripristino senza perdita di dati e protezione dei dati continua (CPD)

Forse una delle modifiche più interessanti in DPM 2007 è la capacità di eseguire ripristini senza perdita di dati delle applicazioni Microsoft.Ciò è possibile grazie al rilevamento delle modifiche a livello di blocco e dall'architettura VSS, nonché alla completa integrazione con i registri delle applicazioni esistenti sul server protetto.

In generale, esistono due approcci alla protezione e al ripristino dei dati attualmente disponibili sul mercato:

Soluzioni basate su replica Queste soluzioni sono tradizionalmente conosciute come Protezione dei dati continua (CDP).La protezione dei dati basata su replica comprende lo spostamento delle modifiche sul server protetto tramite il server di backup man mano che queste vengono rilevate.Si tratta di una soluzione basata su disco che tende a consentire il ripristino in qualsiasi momento senza alcuna perdita di dati.

Benché questo aspetto sia estremamente interessante, la soluzione presenta alcuni aspetti decisamente negativi.In primo luogo, con una soluzione di replica non viene preso in considerazione lo stato dell'applicazione, né si riesce a definire quali parti di un'applicazione vengono spostate.Quindi, non vengono cancellati i buffer e non vengono rilevati i dati che potrebbero essere in memoria o in transito durante l'esecuzione del backup.Ciò significa che i punti di ripristino basati su replica spesso non sono coerenti con le applicazioni.È possibile eseguire un ripristino, ma l'applicazione non torna ad essere effettivamente utilizzabile.Questo problema ha un effetto talmente importante che alcuni fornitori di soluzioni CDP basate su replica hanno inserito delle note nella documentazione, nelle quali si consiglia di provare un altro punto di ripristino per l'applicazione se quello in uso non funziona.

Oltre a questi problemi di coerenza con le applicazioni, le soluzioni CDP basate su replica sono generalmente costose, hanno un significativo overhead su reti e processori e richiedono una notevole quantità di memoria che potrebbe trovarsi in hardware proprietario.Inoltre, le soluzioni di protezione dei dati basate su replica non sono particolarmente adatte all'archiviazione o ai backup su nastro conservati in altro luogo, che sono spesso richiesti dai clienti.

Soluzioni basate su snapshot Questo è il tradizionale approccio alla protezione dei dati basato sul backup su nastro nel quale gli snapshot temporizzati vengono creati in supporti esterni che possono essere utilizzati per i ripristini temporizzati.L'RPO (Recovery Point Objective, perdita dati tollerata) viene determinato dalla frequenza degli snapshot, quindi un backup giornaliero viene calcolato sulla base della perdita dei dati nell'arco delle 24 ore.I vantaggi degli snapshot sono la convenienza, la facilità di gestione, un impatto più limitato sulla rete e una buona adattabilità all'archiviazione su disco o su nastro.Inoltre, tendono a produrre immagini coerenti con le applicazioni poiché offrono il tempo necessario a preparare l'applicazione prima dell'acquisizione dello snapshot. Ciò riduce il rischio di tralasciare parti dell'applicazione durante il backup.

Una tendenza recente relativa agli snapshot è rappresentata dalle soluzioni quasi-CDP.Si tratta di soluzioni basate su snapshot nelle quali la frequenza degli snapshot viene aumentata in modo da ridurre l'RPO.Alcuni prodotti ora misurano l'RPO in minuti e acquisiscono snapshot così frequentemente da eliminare completamente il moniker quasi-CDP, diventando a tutti gli effetti prodotti CDP.Tuttavia, questi prodotti perdono ancora alcuni minuti, e quindi dati, in caso di ripristino.

DPM 2006 si collocava decisamente nel campo degli snapshot quasi-CDP, invece DPM 2007 fornisce un approccio univoco alla protezione CDP.La nuova versione di DPM acquisisce snapshot ogni 15 minuti tramite VSS e la tecnologia di rilevamento delle modifiche a livello di blocco, al solo scopo di spostare i dati modificati dallo snapshot VSS al server protetto.Quindi, i singoli snapshot temporizzati sono di dimensioni molto piccole, poiché sono formati solo da modifiche a livello di blocco.Fondamentalmente, questo è un approccio agli snapshot molto avanzato.L'innovazione in DPM è la completa integrazione delle applicazioni per Exchange, SQL e SharePoint.Questa integrazione è talmente completa che DPM riconosce i registri delle applicazioni ed è in grado di eseguire il rollforward di tali registri in caso di ripristino.Finché i registri delle applicazioni sono disponibili (e dovrebbero esserlo se si seguono le procedure consigliate e si collocano in un'unità separata), DPM sarà in grado di eseguire il rollforward dall'ultimo snapshot temporizzato per un ripristino senza perdita di dati (vedere la Figura 3).

Figura 3 Opzioni di ripristino nella Console amministrazione di Data Protection Manager

Figura 3** Opzioni di ripristino nella Console amministrazione di Data Protection Manager **(Fare clic sull'immagine per ingrandirla)

Per molte ragioni, questo approccio ibrido alla protezione CDP risulta il migliore in entrambi i casi.Garantisce la coerenza con le applicazioni e il supporto di archiviazione a lungo termine di una soluzione basata su snapshot, ma offre anche funzionalità che consentono di non perdere i dati di un prodotto di replica, evitando allo stesso tempo molti degli svantaggi di entrambe le soluzioni.

Supporto per i backup su disco e su nastro

La discussione sulle nuove funzionalità di DPM 2007 non sarebbe completa senza un riferimento all'aggiunta al prodotto del supporto per nastri.DPM 2006 supportava solo i backup da disco a disco (D2D), durante i quali i dati venivano spostati dal disco sul server protetto al disco sul server DPM.DPM 2007 può essere utilizzato con entrambi i supporti, su disco e su nastro.Pertanto, i dati possono essere spostati dal disco sul server protetto al disco sul server DPM (D2D) e al nastro sul server DPM (D2T) oppure i dati protetti possono essere spostati su disco nel server DPM prima di essere passati su nastro per la conservazione a lungo termine (D2D2T).

DPM 2007 supporta un'ampia gamma di librerie nastri e autoloader, nonché diversi tipi di supporti su nastro.

Il supporto su nastro in DPM include diverse funzionalità avanzate, ad esempio la crittografia dei supporti su nastro basata su software senza costi aggiuntivi, la gestione di base della chiave di crittografia, la conservazione dei nastri e il rilevamento della posizione.

Conclusioni

Sono state descritte le nuove funzionalità e i miglioramenti in System Center Data Protection Manager 2007. Queste funzionalità sono progettate per offrire una protezione dei dati coerente, affidabile e facile da gestire e per introdurre un nuovo standard nella protezione dei dati per le piattaforme e le applicazioni Microsoft.

Oltre alle funzionalità descritte in questo articolo, esistono altri miglioramenti al prodotto come il ripristino gestito dall'utente integrato in Windows, la limitazione della larghezza di banda flessibile e un'interfaccia dalla riga di comando avanzata.Si consiglia di scaricare la versione Beta 2 di Data Protection Manager 2007 per vedere il funzionamento di queste e altre funzionalità.Per ottenere ulteriori informazioni e una panoramica su tutti i prodotti della famiglia System Center, visitare il sito all'indirizzo microsoft.com/systemcenter.Da questa pagina è possibile esplorare tutte le soluzioni della famiglia System Center, incluso Data Protection Manager.

Calvin Keaton è attualmente Product Planner per DPM.In precedenza, ha gestito il servizio Microsoft IT Data Protection.Calvin ha lavorato per sei anni nel settore dei datacenter e dell'hardware prima di passare a Microsoft, durante i quali ha gestito i team Data Center Site Operations per Compaq e, successivamente HP Services.

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