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Clausola OUTPUT (Transact-SQL)

Data aggiornamento: 12 dicembre 2006

Restituisce le informazioni da (o le espressioni basate su) ogni riga interessata da un'istruzione INSERT, UPDATE o DELETE. Questi risultati possono essere restituiti all'applicazione di elaborazione per l'utilizzo nei messaggi di errore, l'archiviazione e altri scopi simili dell'applicazione. In alternativa, i risultati possono essere inseriti in una tabella o in una variabile di tabella.

Utilizzata nelle istruzioni:

DELETE

INSERT

UPDATE

Icona di collegamento a un argomentoConvenzioni della sintassi Transact-SQL

Sintassi

<OUTPUT_CLAUSE> ::=
{
    [ OUTPUT <dml_select_list> INTO { @table_variable | output_table } [ ( column_list ) ] ]
    [ OUTPUT <dml_select_list> ]
}
<dml_select_list> ::=
{ <column_name> | scalar_expression } [ [AS] column_alias_identifier ]
    [ ,...n ]

<column_name> ::=
{ DELETED | INSERTED | from_table_name } . { * | column_name }

Argomenti

  • @table_variable
    Specifica una variabile table in cui vengono inserite le righe restituite invece di essere restituite al chiamante. @table_variable deve essere dichiarata prima dell'istruzione INSERT, UPDATE o DELETE.

    Se non si specifica column_list, la variabile table deve avere lo stesso numero di colonne del set dei risultati OUTPUT. Le eccezioni sono le colonne calcolate e Identity, le quali devono essere ignorate. Se si specifica column_list, le colonne omesse devono consentire i valori Null oppure è necessario che siano stati assegnati loro dei valori predefiniti.

    Per ulteriori informazioni sulle variabili table, vedere table (Transact-SQL).

  • output_table
    Specifica una tabella in cui vengono inserite le righe restituite invece di essere restituite al chiamante. output_table può essere una tabella temporanea.

    Se non si specifica column_list, la tabella deve avere lo stesso numero di colonne del set di risultati OUTPUT. Le eccezioni sono le colonne calcolate e Identity, che devono essere ignorate. Se viene specificato column_list, le colonne omesse devono consentire i valori Null oppure è necessario che siano stati assegnati loro dei valori predefiniti.

    output_table non può:

    • avere trigger attivati definiti
    • partecipare in un vincolo esterno di una chiave primaria
    • avere regole attivate o vincoli CHECK.
  • column_list
    Elenco facoltativo dei nomi di colonna nella tabella di destinazione della clausola INTO. È analogo all'elenco delle colonne consentito nell'istruzione INSERT.
  • scalar_expression
    Qualsiasi combinazione di simboli e operatori che restituisce un unico valore. Le funzioni di aggregazione non sono consentite in scalar_expression.

    Qualsiasi riferimento alle colonne della tabella che viene modificata deve essere qualificato con il prefisso INSERTED o DELETED.

  • column_alias_identifier
    Nome alternativo utilizzato per fare riferimento al nome della colonna.
  • DELETED
    Prefisso di colonna che specifica il valore eliminato dall'operazione di aggiornamento o di eliminazione. Le colonne con prefisso DELETED riflettono il valore prima del completamento dell'istruzione UPDATE o DELETE.

    DELETED non può essere utilizzato con la clausola OUTPUT nell'istruzione INSERT.

  • INSERTED
    Prefisso di colonna che specifica il valore aggiunto dall'operazione di inserimento o aggiornamento. Le colonne con prefisso INSERTED riflettono il valore dopo il completamento dell'istruzione UPDATE o DELETE ma prima dell'esecuzione dei trigger.

    INSERTED non può essere utilizzato con la clausola OUTPUT nell'istruzione DELETE.

  • from_table_name
    Prefisso di colonna che specifica una tabella inclusa nella clausola FROM di un'istruzione DELETE o UPDATE utilizzata per specificare le righe da aggiornare o eliminare.

    Se anche la tabella che viene modificata è specificata nella clausola FROM, qualsiasi riferimento alle colonne della tabella deve essere qualificato con il prefisso INSERTED o DELETED.

  • *
    Specifica che tutte le colonne interessate dall'azione di eliminazione, inserimento o aggiornamento saranno restituite nell'ordine in cui esistono nella tabella.

    Ad esempio, OUTPUT DELETED.* nell'istruzione DELETE seguente restituisce tutte le colonne eliminate dalla tabella ShoppingCartItem:

    DELETE Sales.ShoppingCartItem
        OUTPUT DELETED.*;
    
  • column_name
    Riferimento di colonna esplicito. Qualsiasi riferimento alla tabella che viene modificata deve essere qualificato correttamente tramite il prefisso INSERTED o DELETED in base alle necessità. Ad esempio: INSERTED**.**column_name.

Osservazioni

La clausola OUTPUT <dml_select_list> e la clausola OUTPUT <dml_select_list> INTO { @table_variable | output_table } possono essere definite in un'unica istruzione INSERT, UPDATE o DELETE.

[!NOTA] Se non specificato diversamente, i riferimenti alla clausola OUTPUT fanno riferimento a entrambe le clausole OUTPUT e OUTPUT INTO.

La clausola OUTPUT può risultare utile per recuperare il valore delle colonne calcolate o Identity dopo un'operazione di INSERT o UPDATE.

Quando una colonna calcolata è inclusa nell'elenco <dml_select_list>, la colonna corrispondente nella tabella di output o variabile di tabella non è una colonna calcolata. I valori della nuova colonna corrispondono ai valori calcolati quando è stata eseguita l'istruzione.

La clausola OUTPUT non è supportata nelle istruzioni seguenti:

  • istruzioni DML che fanno riferimento a viste partizionate locali, viste partizionate distribuite o tabelle remote
  • istruzioni INSERT che contengono un'istruzione EXECUTE.

La clausola OUTPUT INTO non può essere utilizzata per l'inserimento in una vista o funzione di set di righe.

Non vi è alcuna garanzia che l'ordine in cui vengono applicate le modifiche alla tabella e l'ordine in cui le righe vengono inserite nella tabella di output o variabile della tabella corrispondano.

Se le variabili o i parametri vengono modificati come parte di un'istruzione UPDATE, la clausola OUTPUT restituisce sempre il valore della variabile o del parametro prima dell'esecuzione dell'istruzione e non il valore modificato.

È possibile utilizzare OUTPUT con un'istruzione UPDATE o DELETE posizionata in un cursore che utilizza la sintassi WHERE CURRENT OF.

Per impedire il comportamento non deterministico la clausola OUTPUT non può contenere subquery o funzioni definite dall'utente che effettuano l'accesso ai dati dell'utente o del sistema o supposte tali. Si presuppone che le funzioni definite dall'utente eseguano l'accesso ai dati se non sono associate allo schema.

Trigger

Le colonne restituite da OUTPUT riflettono i dati dopo il completamento dell'istruzione INSERT, UPDATE o DELETE ma prima dell'esecuzione dei trigger.

Per i trigger INSTEAD OF, i risultati restituiti vengono generati come se le istruzioni INSERT, UPDATE o DELETE siano state effettivamente completate, anche se non si verifica alcuna modifica come risultato dell'operazione trigger. Se un'istruzione che include una clausola OUTPUT viene utilizzata all'interno del corpo di un trigger, gli alias di tabella devono essere utilizzati per fare riferimento al trigger inserted e alle tabelle deleted per evitare la duplicazione dei riferimenti di colonna con le tabelle INSERTED e DELETED associate a OUTPUT.

Se la clausola OUTPUT viene specificata senza specificare anche la parola chiave INTO, la destinazione dell'operazione DML non può avere trigger abilitati definiti per l'azione DML specificata. Ad esempio, se la clausola OUTPUT viene definita in un'istruzione UPDATE, la tabella di destinazione non può avere alcun trigger UPDATE abilitato.

Se è impostata l'opzione disallow results from triggers di sp_configure, una clausola OUTPUT senza clausola INTO provoca l'esito negativo dell'istruzione quando viene richiamata dall'interno di un trigger.

Tipi di dati

La clausola OUTPUT supporta i tipi di dati LOB nvarchar(max), varchar(max), varbinary(max), text, ntext, image e xml. Quando si utilizza la clausola .WRITE nell'istruzione UPDATE per modificare una colonna di tipo nvarchar(max), varchar(max) o varbinary(max), vengono restituite le immagini complete precedenti e successive dei valori se contengono dei riferimenti. La funzione TEXTPTR( ) non può comparire in un'espressione in una colonna di tipo text, ntext o image nella clausola OUTPUT.

Code

È possibile utilizzare la clausola OUTPUT nelle applicazioni che utilizzano le tabelle come code oppure per mantenere i risultati intermedi delle query. In altre parole, l'applicazione aggiunge o rimuove costantemente le righe dalla tabella. Nell'esempio seguente viene utilizzata la clausola OUTPUT in un'istruzione DELETE per restituire la riga eliminata all'applicazione chiamante.

USE AdventureWorks;
GO
DELETE TOP(1) dbo.DatabaseLog WITH (READPAST)
OUTPUT deleted.*
WHERE DatabaseLogID = 7;
GO

In questo esempio viene rimossa una riga da una tabella utilizzata come coda e i valori eliminati vengono restituiti all'applicazione di elaborazione in una singola azione. È possibile implementare anche altri tipi di semantica, ad esempio l'utilizzo di una tabella per implementare uno stack. SQL Server non garantisce tuttavia l'ordine in cui le righe vengono elaborate e restituite dalle istruzioni DML che utilizzano la clausola OUTPUT. Spetta all'applicazione includere una clausola WHERE appropriata per garantire la semantica desiderata oppure tenere in considerazione che quando più righe possono essere incluse nell'operazione DML, non viene garantito alcun ordine particolare. Nell'esempio seguente viene utilizzata una subquery e viene presupposto che l'unicità sia una caratteristica della colonna DatabaseLogID per implementare la semantica di ordinamento desiderata.

USE tempdb
go

CREATE TABLE table1
(
    id INT,
    employee VARCHAR(32)
)
go

INSERT INTO table1 VALUES(1, 'Fred')
INSERT INTO table1 VALUES(2, 'Tom')
INSERT INTO table1 VALUES(3, 'Sally')
INSERT INTO table1 VALUES(4, 'Alice')
GO

DECLARE @MyTableVar TABLE
(
    id INT,
    employee VARCHAR(32)
)

PRINT 'table1, before delete' 
SELECT * FROM table1

DELETE FROM table1
OUTPUT DELETED.* INTO @MyTableVar
WHERE id = 4 OR id = 2

PRINT 'table1, after delete'
SELECT * FROM table1

PRINT '@MyTableVar, after delete'
SELECT * FROM @MyTableVar

DROP TABLE table1

--Results
--table1, before delete
--id          employee
------------- ------------------------------
--1           Fred
--2           Tom
--3           Sally
--4           Alice
--
--table1, after delete
--id          employee
------------- ------------------------------
--1           Fred
--3           Sally
--@MyTableVar, after delete
--id          employee
------------- ------------------------------
--2           Tom
--4           Alice

[!NOTA] Utilizzare l'hint di tabella READPAST nelle istruzioni UPDATE e DELETE se lo scenario consente a più applicazioni di eseguire una operazione di lettura distruttiva da una tabella. Ciò evita i problemi relativi ai blocchi che possono verificarsi se un'altra applicazione sta già leggendo il primo record qualificato nella tabella.

Autorizzazioni

Le autorizzazioni SELECT sono necessarie in ogni colonna recuperata tramite <dml_select_list> o utilizzata in <scalar_expression>.

Le autorizzazioni INSERT sono necessarie in ogni tabella specificata in <output_table>.

Esempi

A. Utilizzo di OUTPUT INTO con un'istruzione INSERT semplice

Nell'esempio seguente viene inserita una riga nella tabella ScrapReason e utilizzata la clausola OUTPUT per restituire i risultati dell'istruzione alla variabile @MyTableVartable. Poiché la colonna ScrapReasonID è definita con una proprietà IDENTITY, non è specificato un valore nell'istruzione INSERT per quella colonna. Si noti tuttavia che il valore generato da Motore di database per quella colonna viene restituito nella clausola OUTPUT nella colonna INSERTED.ScrapReasonID.

USE AdventureWorks;
GO
DECLARE @MyTableVar table( ScrapReasonID smallint,
                           Name varchar(50),
                           ModifiedDate datetime);
INSERT Production.ScrapReason
    OUTPUT INSERTED.ScrapReasonID, INSERTED.Name, INSERTED.ModifiedDate
        INTO @MyTableVar
VALUES (N'Operator error', GETDATE());

--Display the result set of the table variable.
SELECT ScrapReasonID, Name, ModifiedDate FROM @MyTableVar;
--Display the result set of the table.
SELECT ScrapReasonID, Name, ModifiedDate 
FROM Production.ScrapReason;
GO

B. Utilizzo di OUTPUT con un'istruzione DELETE

Nell'esempio seguente vengono eliminate tutte le righe nella tabella ShoppingCartItem. La clausola OUTPUT DELETED.* specifica che i risultati dell'istruzione DELETE, ovvero tutte le colonne nelle righe eliminate, devono essere restituiti all'applicazione chiamante. L'istruzione SELECT che segue verifica i risultati dell'operazione di eliminazione nella tabella ShoppingCartItem.

USE AdventureWorks;
GO
DELETE Sales.ShoppingCartItem
    OUTPUT DELETED.* ;

--Verify all rows in the table have been deleted.
SELECT COUNT(*) AS [Rows in Table] FROM Sales.ShoppingCartItem;
GO

C. Utilizzo di OUTPUT INTO con un'istruzione UPDATE

Nell'esempio seguente viene aggiornata la colonna VacationHours nella tabella Employee del 25% per le prime 10 righe. La clausola OUTPUT restituisce il valore VacationHours che esiste prima dell'applicazione dell'istruzione UPDATE nella colonna DELETED.VacationHours e il valore aggiornato nella colonna INSERTED.VacationHours alla variabile @MyTableVartable.

Seguono due istruzioni SELECT che restituiscono i valori in @MyTableVar e i risultati dell'operazione di aggiornamento nella tabella Employee. Si noti che i risultati nella colonna INSERTED.ModifiedDate non corrispondono ai valori nella colonna ModifiedDate della tabella Employee. Questo accade perché nella tabella Employee è definito un trigger AFTER UPDATE che aggiorna il valore di ModifiedDate alla data corrente. Le colonne restituite da OUTPUT tuttavia, riflettono i dati prima dell'attivazione dei trigger.

USE AdventureWorks;
GO
DECLARE @MyTableVar table(
    EmpID int NOT NULL,
    OldVacationHours int,
    NewVacationHours int,
    ModifiedDate datetime);
UPDATE TOP (10) HumanResources.Employee
SET VacationHours = VacationHours * 1.25 
OUTPUT INSERTED.EmployeeID,
       DELETED.VacationHours,
       INSERTED.VacationHours,
       INSERTED.ModifiedDate
INTO @MyTableVar;
--Display the result set of the table variable.
SELECT EmpID, OldVacationHours, NewVacationHours, ModifiedDate
FROM @MyTableVar;
GO
--Display the result set of the table.
--Note that ModifiedDate reflects the value generated by an
--AFTER UPDATE trigger.
SELECT TOP (10) EmployeeID, VacationHours, ModifiedDate
FROM HumanResources.Employee;
GO

D. Utilizzo di OUTPUT INTO per restituire un'espressione

Nell'esempio seguente viene utilizzato come base l'esempio C definendo un'espressione nella clausola OUTPUT come differenza tra il valore VacationHours aggiornato e il valore VacationHours prima dell'applicazione dell'aggiornamento. Il valore di questa espressione viene restituito alla variabile @MyTableVartable nella colonna VacationHoursDifference.

USE AdventureWorks;
GO
DECLARE @MyTableVar table(
    EmpID int NOT NULL,
    OldVacationHours int,
    NewVacationHours int,
    VacationHoursDifference int,
    ModifiedDate datetime);
UPDATE TOP (10) HumanResources.Employee
SET VacationHours = VacationHours * 1.25 
OUTPUT INSERTED.EmployeeID,
       DELETED.VacationHours,
       INSERTED.VacationHours,
       INSERTED.VacationHours - DELETED.VacationHours,
       INSERTED.ModifiedDate
INTO @MyTableVar;
--Display the result set of the table variable.
SELECT EmpID, OldVacationHours, NewVacationHours, 
    VacationHoursDifference, ModifiedDate
FROM @MyTableVar;
GO
SELECT TOP (10) EmployeeID, VacationHours, ModifiedDate
FROM HumanResources.Employee;
GO

E. Utilizzo di OUTPUT INTO con from_table_name in un'istruzione UPDATE

Nell'esempio seguente viene aggiornata la colonna ScrapReasonID nella tabella WorkOrder per tutti gli ordini di lavoro con un ProductID e ScrapReasonID specificato. La clausola OUTPUT INTO restituisce i valori dalla tabella in fase di aggiornamento (WorkOrder) e anche dalla tabella Product. La tabella Product viene utilizzata dalla clausola FROM per specificare le righe da aggiornare. Poiché per la tabella WorkOrder è stato definito un trigger AFTER UPDATE, è necessaria la parola chiave INTO.

USE AdventureWorks;
GO
DECLARE @MyTestVar table (
    OldScrapReasonID int NOT NULL, 
    NewScrapReasonID int NOT NULL, 
    WorkOrderID int NOT NULL,
    ProductID int NOT NULL,
    ProductName nvarchar(50)NOT NULL);
UPDATE Production.WorkOrder
SET ScrapReasonID = 4
OUTPUT DELETED.ScrapReasonID,
       INSERTED.ScrapReasonID, 
       INSERTED.WorkOrderID,
       INSERTED.ProductID,
       p.Name
    INTO @MyTestVar
FROM Production.WorkOrder AS wo
    INNER JOIN Production.Product AS p 
    ON wo.ProductID = p.ProductID 
    AND wo.ScrapReasonID= 16
    AND p.ProductID = 733;
SELECT OldScrapReasonID, NewScrapReasonID, WorkOrderID, 
    ProductID, ProductName 
FROM @MyTestVar;
GO

F. Utilizzo di OUTPUT INTO con from_table_name in un'istruzione DELETE

Nell'esempio seguente vengono eliminate le righe nella tabella ProductProductPhoto in base ai criteri di ricerca definiti nella clausola FROM dell'istruzione DELETE. La clausola OUTPUT restituisce le colonne dalla tabella che viene eliminata (DELETED.ProductID, DELETED.ProductPhotoID) e dalla tabella Product. Questa tabella viene utilizzata nella clausola FROM per specificare le righe da eliminare.

USE AdventureWorks
GO
DECLARE @MyTableVar table (
    ProductID int NOT NULL, 
    ProductName nvarchar(50)NOT NULL,
    ProductModelID int NOT NULL, 
    PhotoID int NOT NULL);

DELETE Production.ProductProductPhoto
OUTPUT DELETED.ProductID,
       p.Name,
       p.ProductModelID,
       DELETED.ProductPhotoID
    INTO @MyTableVar
FROM Production.ProductProductPhoto AS ph
JOIN Production.Product as p 
    ON ph.ProductID = p.ProductID 
    WHERE p.ProductModelID BETWEEN 120 and 130;

--Display the results of the table variable.
SELECT ProductID, ProductName, ProductModelID, PhotoID 
FROM @MyTableVar
ORDER BY ProductModelID;
GO

G. Utilizzo di OUTPUT INTO con un tipo di dati LOB

Nell'esempio seguente viene aggiornato un valore parziale in DocumentSummary, una colonna di tipo nvarchar(max) della tabella Production.Document, tramite la clausola .WRITE. La parola components viene sostituta con la parola features specificando la parola sostitutiva, la posizione iniziale (offset) della parola da sostituire nei dati esistenti e il numero di caratteri da sostituire (lunghezza). Nell'esempio viene utilizzata la clausola OUTPUT per restituire le immagini precedenti e successive della colonna DocumentSummary alla variabile @MyTableVartable. Si noti che vengono restituite le immagini precedenti e successive della colonna DocumentSummary.

USE AdventureWorks;
GO
DECLARE @MyTableVar table (
    DocumentID int NOT NULL,
    SummaryBefore nvarchar(max),
    SummaryAfter nvarchar(max));
UPDATE Production.Document
SET DocumentSummary .WRITE (N'features',28,10)
OUTPUT INSERTED.DocumentID,
       DELETED.DocumentSummary, 
       INSERTED.DocumentSummary 
    INTO @MyTableVar
WHERE DocumentID = 3 ;
SELECT DocumentID, SummaryBefore, SummaryAfter 
FROM @MyTableVar;
GO

H. Utilizzo di OUTPUT in un trigger INSTEAD OF

Nell'esempio seguente viene utilizzata la clausola OUTPUT in un trigger per restituire i risultati dell'operazione trigger. Viene prima creata una vista nella tabella ScrapReason e quindi definito un trigger INSTEAD OF INSERT nella vista che consente all'utente di modificare esclusivamente la colonna Name della tabella di base. Poiché la colonna ScrapReasonID è una colonna IDENTITY nella tabella di base, il trigger ignora il valore specificato dall'utente, consentendo a Motore di database di generare automaticamente il valore corretto. Inoltre, il valore specificato dall'utente per ModifiedDate viene ignorato e impostato sulla data corrente. La clausola OUTPUT restituisce i valori di fatto inseriti nella tabella ScrapReason.

USE AdventureWorks;
GO
IF OBJECT_ID('dbo.vw_ScrapReason','V') IS NOT NULL
    DROP VIEW dbo.vw_ScrapReason;
GO
CREATE VIEW dbo.vw_ScrapReason
AS (SELECT ScrapReasonID, Name, ModifiedDate
    FROM Production.ScrapReason);
GO
CREATE TRIGGER dbo.io_ScrapReason 
    ON dbo.vw_ScrapReason
INSTEAD OF INSERT
AS
BEGIN
--ScrapReasonID is not specified in the list of columns to be inserted 
--because it is an IDENTITY column.
    INSERT INTO Production.ScrapReason (Name, ModifiedDate)
        OUTPUT INSERTED.ScrapReasonID, INSERTED.Name, 
               INSERTED.ModifiedDate
    SELECT Name, getdate()
    FROM inserted;
END
GO
INSERT vw_ScrapReason (ScrapReasonID, Name, ModifiedDate)
VALUES (99, N'My scrap reason','20030404');
GO

Di seguito è riportato il set di risultati generato il 12 aprile 2004 ('2004-04-12'). Si noti che le colonne ScrapReasonIDActual e ModifiedDate riflettono i valori generati dall'operazione trigger invece dei valori specificati nell'istruzione INSERT.

ScrapReasonID  Name                  ModifiedDate
-------------  ---------------- -----------------------
17             My scrap reason       2004-04-12 16:23:33.050

I. Utilizzo di OUTPUT INTO con le colonne calcolate e Identity

Nell'esempio seguente viene creata la tabella EmployeeSales e quindi vengono inserite varie righe nella tabella stessa tramite un'istruzione INSERT con un'istruzione SELECT per recuperare i dati dalle tabelle di origine. La tabella EmployeeSales include una colonna Identity (EmployeeID) e una colonna calcolata (ProjectedSales). Poiché questi valori vengono generati dal Motore di database di SQL Server durante l'operazione di inserimento, nessuna di queste colonne può essere definita in @MyTableVar.

USE AdventureWorks ;
GO
IF OBJECT_ID ('dbo.EmployeeSales', 'U') IS NOT NULL
    DROP TABLE dbo.EmployeeSales;
GO
CREATE TABLE dbo.EmployeeSales
( EmployeeID   int IDENTITY (1,5)NOT NULL,
  LastName     nvarchar(20) NOT NULL,
  FirstName    nvarchar(20) NOT NULL,
  CurrentSales money NOT NULL,
  ProjectedSales AS CurrentSales * 1.10 
);
GO
DECLARE @MyTableVar table(
  LastName     nvarchar(20) NOT NULL,
  FirstName    nvarchar(20) NOT NULL,
  CurrentSales money NOT NULL
  );

INSERT INTO dbo.EmployeeSales (LastName, FirstName, CurrentSales)
  OUTPUT INSERTED.LastName, 
         INSERTED.FirstName, 
         INSERTED.CurrentSales
  INTO @MyTableVar
    SELECT c.LastName, c.FirstName, sp.SalesYTD
    FROM HumanResources.Employee AS e
        INNER JOIN Sales.SalesPerson AS sp
        ON e.EmployeeID = sp.SalesPersonID 
        INNER JOIN Person.Contact AS c
        ON e.ContactID = c.ContactID
    WHERE e.EmployeeID LIKE '2%'
    ORDER BY c.LastName, c.FirstName;

SELECT LastName, FirstName, CurrentSales
FROM @MyTableVar;
GO
SELECT EmployeeID, LastName, FirstName, CurrentSales, ProjectedSales
FROM dbo.EmployeeSales;
GO

J. Utilizzo di OUTPUT e OUTPUT INTO in una singola istruzione

Nell'esempio seguente vengono eliminate le righe nella tabella ProductProductPhoto in base ai criteri di ricerca definiti nella clausola FROM dell'istruzione DELETE. La clausola OUTPUT INTO restituisce le colonne dalla tabella che viene eliminata (DELETED.ProductID, DELETED.ProductPhotoID) e dalla tabella Product alla variabile @MyTableVartable. La tabella Product viene utilizzata nella clausola FROM per specificare le righe da eliminare. La clausola OUTPUT restituisce all'applicazione chiamante le colonne DELETED.ProductID, DELETED.ProductPhotoID e la data e l'ora in cui la riga è stata eliminata dalla tabella ProductProductPhoto.

USE AdventureWorks
GO
DECLARE @MyTableVar table (
    ProductID int NOT NULL, 
    ProductName nvarchar(50)NOT NULL,
    ProductModelID int NOT NULL, 
    PhotoID int NOT NULL);
DELETE Production.ProductProductPhoto
OUTPUT DELETED.ProductID,
       p.Name,
       p.ProductModelID,
       DELETED.ProductPhotoID
    INTO @MyTableVar
OUTPUT DELETED.ProductID, DELETED.ProductPhotoID, GETDATE() AS DeletedDate 
FROM Production.ProductProductPhoto AS ph
JOIN Production.Product as p 
    ON ph.ProductID = p.ProductID 
WHERE p.ProductID BETWEEN 800 and 810;

--Display the results of the table variable.
SELECT ProductID, ProductName, PhotoID, ProductModelID 
FROM @MyTableVar;
GO

Vedere anche

Riferimento

DELETE (Transact-SQL)
INSERT (Transact-SQL)
UPDATE (Transact-SQL)
table (Transact-SQL)
CREATE TRIGGER (Transact-SQL)
sp_configure (Transact-SQL)

Guida in linea e informazioni

Assistenza su SQL Server 2005

Cronologia modifiche

Versione Cronologia

12 dicembre 2006

Contenuto modificato:
  • Rimozione di informazioni imprecise in merito all'utilizzo di subquery in scalar_expression. Per evitare risultati di riga inconsistenti, le subquery in una clausola OUTPUT non sono più consentite.