Distribuzione di servizi Web XML nativi
Questa caratteristica verrà rimossa a partire da una delle prossime versioni di Microsoft SQL Server. Evitare di utilizzare questa caratteristica in un nuovo progetto di sviluppo e prevedere interventi di modifica nelle applicazioni in cui è attualmente implementata.
Nella tabella seguente sono elencati i passaggi consigliati per l'abilitazione di servizi Web XML nativi in SQL Server.
Passaggio |
Riferimento |
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Consultazione delle informazioni disponibili sui servizi Web XML nativi forniti con SQL Server. |
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Individuazione dei requisiti specifici per l'applicazione. Le domande seguenti possono risultare utili in questa fase del processo:
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Procedure consigliate per l'utilizzo dei Servizi Web XML nativi |
Individuazione dei tipi di sistemi operativi client da supportare. Le domande seguenti possono risultare utili in questa fase del processo:
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Procedure consigliate per l'utilizzo dei Servizi Web XML nativi |
L'applicazione verrà distribuita per l'utilizzo in ambito Intranet o Extranet? |
Linee guida e limitazioni per i servizi Web XML nativi Procedure consigliate per l'utilizzo dei Servizi Web XML nativi |
Scelta del tipo di autenticazione più adatto per l'utilizzo con la distribuzione dell'endpoint. |
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Scelta della strategia WSDL corretta per l'ambiente in uso tra predefinita, semplice, personalizzata o nessuna. |
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Creazione di endpoint HTTP per consentire all'istanza di SQL Server di attendere le richieste HTTP. |
Impostazione del server per l'attesa delle richieste di servizi Web XML nativi |
Assegnazione delle autorizzazioni agli endpoint. |
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Esposizione delle stored procedure o delle funzioni definite dall'utente come metodi Web. |
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Test della risposta WSDL predefinita restituita dall'endpoint. |
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Facoltativo: aggiornamento o nuova creazione degli endpoint a seconda dei casi. |