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Denominazione degli oggetti (Analysis Services - Dati multidimensionali)

Nomi e ID di oggetti e riferimenti

In generale, ogni oggetto principale contiene le proprietà seguenti:

  • Name   I nomi degli oggetti di pari livello sono in genere univoci nell'ambito della raccolta padre. Due oggetti Database diversi possono ad esempio avere gli stessi nomi di Dimension. I nomi di Dimension sono tuttavia univoci all'interno di ciascun oggetto Database. Di seguito vengono indicate le eccezioni previste per questa regola. I nomi di Measure devono ad esempio essere univoci a livello di Cube, ma non a livello dell'oggetto padre MeasureGroup.

  • ID   Le restrizioni di univocità applicate alle proprietà Name sono valide anche per le proprietà ID. Non è inoltre possibile modificare le proprietà ID. Le proprietà ID sono assegnate al momento della creazione dall'utente, dall'applicazione oppure automaticamente dal server, qualora non siano specificate proprietà. Se le proprietà ID vengono assegnate dal server, il nome iniziale dell'oggetto viene impostato per le proprietà ID.

  • Description

Riferimenti agli oggetti

Agli oggetti viene fatto riferimento tramite le relative proprietà ID. In base alla convenzione di denominazione, per le proprietà ID è previsto un nome basato sul tipo di destinazione, a cui è aggiunto un suffisso "ID" e, se possibile, un prefisso che fornisce ulteriori informazioni sul ruolo dell'oggetto. Si supponga ad esempio che l'oggetto sia la misura predefinita utilizzata in Cube. Il tipo di destinazione dell'oggetto è Measure. Aggiungere a tale nome di tipo di destinazione il suffisso "ID" e il prefisso "Default". Il nome della proprietà ID risultante diventa DefaultMeasureID, come indicato nel codice seguente:

<Cube>

<DefaultMeasureID>Amount</DefaultMeasureID>

<Cube>

 

Se è richiesto un nome qualificato costituito da più ID, ad esempio se CubeID e MeasureID si riferiscono entrambi a una misura in un altro oggetto Cube, un elemento esterno viene introdotto per contenere il set di elementi ID.

Eccezioni di riferimento

Un riferimento DataSource costituito da un punto singolo (.) fa riferimento al database corrente del server OLAP corrente. Il frammento XML seguente punta ad esempio all'oggetto Database corrente dell'istanza del server OLAP corrente:

<DataSourceID>.</DataSourceID>

 

I riferimenti agli elementi DataSourceView (DSV) rappresentano eccezioni alle regole di riferimento. Un oggetto DataSet in Microsoft .NET Framework descrive lo schema di un elemento DSV. Nello schema un oggetto DSV ha una proprietà Name, ma non una proprietà ID non modificabile. I riferimenti a un oggetto DSV devono pertanto utilizzare Name come meccanismo di identificazione. Il riferimento ColumnBinding.TableID non contiene ad esempio ID. Il riferimento contiene invece la proprietà Name della tabella appropriata.

Linee guida per la denominazione

In ASSL vengono applicate alle proprietà Name e ID le stesse regole relative a maiuscole e minuscole e spazi vuoti utilizzate in DSO 8.0:

  • Durante il controllo di univocità per Name e ID non viene fatta distinzione tra maiuscole e minuscole. Non è pertanto possibile avere un oggetto Cube denominato "sales" e un altro denominato "Sales" nello stesso database.

  • Una proprietà Name o ID può contenere spazi incorporati, ma non spazi iniziali o finali. Gli spazi iniziali e finali vengono eliminati in modo implicito. Questa regola si applica sia alle proprietà Name e ID di un oggetto sia ai valori degli elementi che fanno riferimento a Name e ID.

Di seguito vengono riportate ulteriori regole valide per le proprietà Name e ID. Queste regole sono simili alle regole in DSO 8.0.

  • Il numero massimo di caratteri consentito è 100.

  • Non esiste alcun particolare requisito per il primo carattere di un identificatore, che può pertanto essere qualsiasi carattere valido.

È necessario non utilizzare i seguenti nomi riservati:

  • AUX

  • CLOCK$

  • Da COM1 a COM9 (COM1, COM2, COM3 e così via)

  • CON

  • Da LPT1 a LPT9 (LPT1, LPT2, LPT3 e così via)

  • NUL

  • PRN

  • Non è consentito utilizzare NULL come carattere in una stringa all'interno del frammento XML

Nella tabella seguente sono elencati i caratteri non validi per oggetti specifici.

Oggetto

Caratteri non validi

Server

Il nome deve essere conforme alle regole per i nomi di computer. Gli indirizzi IP non sono validi.

DataSource

: / \ * | ? " () [] {} <>

Level o Attribute

. , ; ' ` : / \ * | ? " & % $ ! + = [] {} < >

Dimension o Hierarchy

.,, ; ' ` : / \ * | ? " & % $ ! + = () [] {} <,>

Tutti gli altri oggetti

. , ; ' ` : / \ * | ? " & % $ ! + = () [] {} < >

Nomi localizzati

Le didascalie per gli oggetti visibili ai client, ad esempio Dimension, Hierarchy e Level, possono essere localizzate in diverse lingue. Le didascalie per gli oggetti definiti mediante comandi, ad esempio le misure calcolate e i set denominati, sono fornite come parte della definizione MDX degli oggetti.

Le associazioni per gli attributi consentono inoltre l'uso di un'origine diversa, ad esempio una colonna di origine differente, per il nome di attributo da specificare per le varie lingue.

Non è possibile localizzare i nomi degli oggetti.