Funzioni deterministiche e non deterministiche
Le funzioni deterministiche consentono di restituire sempre lo stesso risultato quando vengono chiamate con un set di valori di input specifico e se lo stato del database rimane invariato. Le funzioni non deterministiche possono restituire risultati diversi quando vengono chiamate con un set di valori di input specifico, anche se lo stato del database a cui accedono rimane invariato.
Le funzioni definite dall'utente includono numerose proprietà che influiscono sulla capacità del Motore di database di SQL Server di indicizzare i risultati della funzione, sia tramite gli indici nelle colonne calcolate che chiamano la funzione sia tramite le viste indicizzate che fanno riferimento alla funzione. Una di queste proprietà è la proprietà deterministica di una funzione. Non è, ad esempio, possibile creare un indice cluster in una vista se la vista fa riferimento a funzioni non deterministiche. Per ulteriori informazioni sulle proprietà delle funzioni, inclusa la proprietà deterministica, vedere Linee guida per la progettazione di funzioni definite dall'utente.
In questo argomento viene illustrata la proprietà deterministica delle funzioni di sistema predefinite e viene descritto l'effetto delle funzioni definite dall'utente sulla proprietà deterministica quando questa contiene una chiamata a stored procedure estese.
Proprietà deterministica delle funzioni predefinite
Non è possibile influenzare la proprietà deterministica di alcuna funzione predefinita. Ogni funzione predefinita è deterministica o non deterministica in base al modo in cui viene implementata da SQL Server.
Tutte le funzioni per i valori stringa e di aggregazione predefinite sono deterministiche. Per un elenco di queste funzioni, vedere Funzioni di aggregazione (Transact-SQL) and Funzioni per i valori stringa (Transact-SQL).
Di seguito sono elencate alcune categorie di funzioni predefinite, non per i valori stringa o di aggregazione, che sono sempre deterministiche.
ABS |
DIFFDATA |
POWER |
ACOS |
DAY |
RADIANS |
ASIN |
DEGREES |
ROUND |
ATAN |
EXP |
SIGN |
ATN2 |
FLOOR |
SIN |
CEILING |
ISNULL |
SQUARE |
COALESCE |
ISNUMERIC |
SQRT |
COS |
LOG |
TAN |
COT |
LOG10 |
YEAR |
DATALENGTH |
MONTH |
|
DATEADD |
NULLIF |
|
Le funzioni elencate di seguito non sono sempre deterministiche, ma possono essere utilizzate in viste indicizzate o indici in colonne calcolate quando vengono specificate in modo deterministico.
Funzione |
Commenti |
---|---|
CAST |
Deterministica a meno che non venga utilizzata con datetime, smalldatetime o sql_variant. |
CONVERT |
Deterministica a meno che non si verifichi una delle condizioni seguenti:
|
CHECKSUM |
Deterministica, ad eccezione di CHECKSUM(*). |
ISDATE |
Deterministica solo se utilizzata con la funzione CONVERT, se il parametro di stile è specificato e se lo stile non equivale a 0, 100, 9 o 109. |
RAND |
RAND è deterministica solo quando è specificato un parametro seed. |
Tutte le funzioni statistiche di sistema, di configurazione, per i cursori, per i metadati e di protezione sono di tipo non deterministico. Per un elenco di queste funzioni, vedere Funzioni di configurazione (Transact-SQL), Funzioni per i cursori (Transact-SQL), Funzioni per i metadati (Transact-SQL), Funzioni di protezione (Transact-SQL) e Funzioni statistiche di sistema (Transact-SQL).
Di seguito sono elencate le funzioni predefinite di altre categorie che sono sempre non deterministiche.
@@CONNECTIONS |
@@TOTAL_WRITE |
@@CPU_BUSY |
CURRENT_TIMESTAMP |
@@DBTS |
GETDATE |
@@IDLE |
GETUTCDATE |
@@IO_BUSY |
GET_TRANSMISSION_STATUS |
@@MAX_CONNECTIONS |
MIN_ACTIVE_ROWVERSION |
@@PACK_RECEIVED |
NEWID |
@@PACK_SENT |
NEWSEQUENTIALID |
@@PACKET_ERRORS |
PARSENAME |
@@TIMETICKS |
RAND |
@@TOTAL_ERRORS |
TEXTPTR |
@@TOTAL_READ |
Chiamata di stored procedure estese da funzioni
Le funzioni che consentono di chiamare stored procedure estese sono non deterministiche, in quanto le stored procedure estese possono avere effetti collaterali sul database, ovvero possono comportare modifiche di uno stato globale del database, quale un aggiornamento di una tabella o di una risorsa esterna, come un file o la rete, tramite, ad esempio, la modifica di un file o l'invio di un messaggio di posta elettronica. Quando si esegue una stored procedure estesa da una funzione definita dall'utente, il set di risultati restituito potrebbe non essere consistente. Le funzioni definite dall'utente che creano effetti collaterali sul database non sono consigliate.
Quando viene chiamata dall'interno di una funzione, una stored procedure estesa non può restituire set di risultati al client. Qualsiasi API ODS che restituisca set di risultati al client restituirà il codice FAIL.
La stored procedure estesa può connettersi nuovamente a SQL Server. Tuttavia, la procedura non può unire in join la stessa transazione della funzione originale che ha richiamato la stored procedure estesa.
In modo analogo a una chiamata da un batch o da una stored procedure, la stored procedure estesa viene eseguita nel contesto dell'account di protezione di Microsoft Windows in cui è in esecuzione SQL Server. Questo aspetto deve essere tenuto presente dal proprietario della stored procedure estesa quando vengono concesse ad altri utenti le autorizzazioni per eseguire la procedura.