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Modifiche di comportamento di SQL Server Reporting Services in SQL Server 2012

In questo argomento vengono descritte le modifiche nel funzionamento introdotte in Reporting Services. Queste modifiche influiscono sulle modalità di utilizzo o di interazione delle funzionalità in SQL Server 2012 rispetto alle versioni precedenti di SQL Server.

Contenuto dell'argomento:

  • Modifiche di comportamento di SQL Server 2012 Reporting Services

  • Modifiche di comportamento di SQL Server 2008 R2 Reporting Services

  • Modifiche di comportamento di SQL Server 2008 Reporting Services

Modifiche di comportamento di SQL Server 2012 Reporting Services

In questa sezione vengono descritte le modifiche di comportamento apportate alla modalità SharePoint di Reporting Services.

Impossibile scaricare set di dati condivisi (modalità SharePoint) mediante l'autorizzazione Visualizzazione elementi

Nuovo comportamento. Gli utenti con l'autorizzazione di SharePoint "Visualizzazione elementi" non possono più scaricare il contenuto dei set di dati condivisi di Reporting Services. Questa modifica di comportamento è coerente con le autorizzazioni "Visualizzazione elementi" per report, origini dati e modelli. Gli utenti che dispongono di questa autorizzazione possono visualizzare ed eseguire report, origini dati e modelli, ma non possono scaricare il relativo contenuto.

Comportamento precedente. Gli utenti con l'autorizzazione di SharePoint "Visualizzazione elementi" non potevano scaricare il contenuto dei set di dati condivisi di Reporting Services.

Per ulteriori informazioni sui livelli di autorizzazione di SharePoint, vedere Autorizzazioni utente e livelli di autorizzazione.

Nuovo percorso dei log di traccia del server di report per la modalità SharePoint (modalità SharePoint)

Nuovo comportamento. Per un server di report installato in modalità SharePoint, i relativi log di traccia si trovano in %Programmi%\Common Files\Microsoft Shared\Web Server Extensions\14\Web Services\ReportServer\LogFiles.

Comportamento precedente. I log di traccia del server di report si trovavano in un percorso analogo al seguente: %Programmi%\Microsoft SQL Server\<RS_instance>\Reporting Services\LogFiles.

API SOAP GetServerConfigInfo non più supportata (modalità SharePoint)

Nuovo comportamento. Utilizzare il cmdlet di PowerShell "Get-SPRSServiceApplicationServers".

Comportamento precedente. I clienti potevano sviluppare codice client SOAP per comunicare direttamente con l'endpoint di Reporting Services e chiamare il metodo GetReportServerConfigInfo().

Strumenti di gestione e configurazione del server di report

Gestione configurazione non più utilizzato per la modalità SharePoint

Nuovo comportamento. Gestione configurazione Reporting Services non supporta più server di report in modalità SharePoint. La configurazione della modalità SharePoint di Reporting Services può essere completata tramite Amministrazione centrale SharePoint e pertanto Gestione configurazione Reporting Services non supporta più questa modalità. Gestione configurazione viene utilizzato solo per i server di report in modalità nativa.

Impossibile modificare il server da una modalità a un'altra

Nuovo comportamento. Non è possibile modificare le modalità server. Se si installa un server di report con il supporto della modalità nativa, non sarà possibile modificare o configurare nuovamente questo server affinché sia in modalità SharePoint. Se l'installazione viene eseguita in modalità SharePoint, è possibile impostare il server di report sulla modalità nativa.

Comportamento precedente. Il cliente installa il server di report Reporting Services in modalità SharePoint. Per passare il server di report alla modalità nativa, poteva aprire Gestione configurazione Reporting Services per eseguire questo passaggio creando una nuova connessione al database in modalità nativa o utilizzando una esistente. Il cliente poteva inoltre utilizzare Gestione configurazione Reporting Services per il passaggio dalla modalità SharePoint a quella nativa.

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Modifiche di comportamento di SQL Server 2008 R2 Reporting Services

In questa sezione vengono descritte le modifiche di comportamento introdotte in SQL Server 2008 R2 Reporting Services.

[!NOTA]

Poiché SQL Server 2008 R2 è un aggiornamento secondario della versione di SQL Server 2008, è consigliabile rivedere anche il contenuto nella sezione relativa a SQL Server 2008.

Proprietà SecureConnectionLevel nella libreria del provider WMI per Reporting Services

Nella libreria del provider di WMI per SQL Server 2008 Reporting Services la proprietà SecureConnectionLevel consente di utilizzare i valori 0,1,2,3 con 0 per indicare che il protocollo Secure Socket Layer (SSL) non è richiesto per alcun metodo del servizio Web, 3 per indicare che il protocollo SSL è obbligatorio per tutti i metodi del servizio Web e 1 e 2 per indicare i subset di metodi del servizio Web per cui il protocollo SSL è necessario. In SQL Server 2008 Reporting Services a questi valori sono associati solo due possibili significati:

  • 0 indica che il protocollo SSL non è necessario per alcun metodo del servizio Web.

  • Un valore intero positivo indica che il protocollo SSL è obbligatorio per tutti i metodi del servizio Web.

Questa modifica influisce sulle modalità di risposta del server di report alle chiamate del servizio Web. Ad esempio, tramite il metodo ListSecureMethods non viene attualmente restituito alcun valore se SecureConnectionLevel viene impostato su 0, mentre vengono restituiti tutti i metodi in ReportingService2005 se SecureConnectionLevel viene impostato su 1, 2o 3.

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Modifiche di comportamento di SQL Server 2008 Reporting Services

In questa sezione vengono descritte le modifiche di comportamento introdotte in SQL Server 2008 Reporting Services.

Strumenti di gestione e configurazione del server di report

Creazione di report

Elaborazione dei report

Rendering dei report

Modifiche di comportamento degli strumenti di gestione e configurazione del server di report

Reporting Services include numerosi strumenti e applicazioni che è possibile utilizzare per configurare il server e gestire contenuto e operazioni. In questa versione ogni strumento è predisposto per uno scopo specifico: configurazione, amministrazione e gestione del contenuto. Per promuovere la coerenza all'interno di uno strumento e rimuovere funzionalità sovrapposte, sono state aggiunte e rimosse alcune funzionalità e attività degli strumenti. È possibile che gli utenti abituati a utilizzare un determinato strumento per eseguire un'attività specifica debbano utilizzare uno strumento diverso per completare la stessa attività nella nuova versione.

Funzionalità

Descrizione

Configurazione di Reporting Services

Le icone di stato con codifica a colori sono state rimosse. Nuove pagine di configurazione degli URL sostituiscono le pagine per la creazione di directory virtuali. Il flusso di lavoro per la creazione e la configurazione di un database del server di report è stato modificato. Per creare o aggiornare una connessione al database, si utilizza ora una procedura guidata.

SQL Server Management Studio

Management Studio supporta solo attività di amministrazione del server. È possibile connettersi a un server di report eseguito in modalità nativa o in modalità integrata SharePoint ed effettuarne la configurazione.

Gestione report

Gestione report viene utilizzato per visualizzare e gestire il contenuto del server di report. In questa versione è stata introdotta la possibilità di gestire modelli di report. È possibile impostare la sicurezza degli elementi dei modelli e associare report click-through alle entità di un modello.

Quando si visualizza un report in Gestione report, a causa delle modifiche introdotte dall'elaborazione di report su richiesta, sulla barra degli strumenti viene visualizzata una stima delle pagine con un punto interrogativo al posto del numero effettivo di pagine per un report. È comunque possibile fare clic sul pulsante Ultima pagina per spostarsi alla fine del report.

Attività supportate dagli strumenti

Attività

Configurazione Server report

Management Studio

Gestione report

Utilità della riga di comando

Riservare URL

X

X

Impostare l'account del servizio e la password

X

X

Creare il database del server di report o modificare le informazioni di connessione

X

X

Configurare la scalabilità orizzontale del server di report

X

X

Eseguire il backup, il ripristino o la modifica delle chiavi o eliminare dati crittografati

X

X

Configurare l'account di esecuzione automatica

X

X

Configurare la posta elettronica del server di report

X

Abilitare Report personali

X

Abilitare la registrazione per l'esecuzione di report

X

Abilitare la stampa lato client

X

Configurare le impostazioni predefinite del server per la cronologia del report

X

Creare o modificare definizioni di ruolo

X

Visualizzare lo stato dell'elaborazione di un report o di un modello in esecuzione e arrestarlo se richiede troppo tempo

X

Concedere autorizzazioni a elementi e operazioni del server di report creando assegnazioni di ruolo a livello di elemento e di sistema

X

Definire e gestire la gerarchia di cartelle del server di report

X

Visualizzare report, modelli di report, origini dati condivise, risorse e cartelle

X

Caricare file di definizione del report (con estensione rdl), file modello di report (con estensione smdl) e file di risorse

X

Creare e gestire pianificazioni condivise

X

X

Creare e gestire report collegati

X

Creare e gestire la cronologia del report

X

Creare e gestire origini dati condivise e qualsiasi proprietà delle origini dati definita in un singolo report

X

Pianificare l'elaborazione dati per un report o configurare un report per l'esecuzione come snapshot dell'esecuzione del report

X

Sottoscrivere recapiti dei report e creare e gestire sottoscrizioni guidate dai dati

X

Creare sottoscrizioni guidate dai dati

X

Utilizzare Generatore report per creare, modificare e salvare report

X

Generare modelli, associare report click-through alle entità di un modello e impostare la sicurezza degli elementi del modello

X

Creazione di report

Nelle versioni precedenti di Reporting Services le quattro aree dati (Tabella, Matrice, Elenco e Grafico) sono elementi del report distinti con proprietà e comportamento di layout specifici. In questa versione di Reporting Services le aree dati Tabella, Matrice ed Elenco sono state sostituite da un nuovo layout di griglia flessibile denominato area dati Tablix, che utilizza modelli predefiniti per creare le aree dati precedenti. L'area dati Tablix consente di combinare aspetti di tabelle e matrici in layout di report flessibili. L'area dati del grafico è tuttora un elemento distinto del report. Nuovi tipi di grafico, ad esempio polare, radar e a imbuto, sono stati aggiunti all'area dati del grafico. Per ulteriori informazioni sui nuovi tipi di grafico, vedere Grafici (Generatore report e SSRS). Per ulteriori informazioni sull'area dati Tablix, vedere Tabelle, matrici ed elenchi (Generatore report e SSRS).

Mantenimento dello spazio vuoto nel corpo di un report o in un contenitore rettangolare

Lo spazio vuoto aggiuntivo non viene più rimosso per impostazione predefinita. Quando si esegue il rendering di un report che al momento della visualizzazione nell'area di progettazione del report è caratterizzato dalla presenza di spazio vuoto aggiuntivo nel corpo, lo spazio vuoto finale dopo l'ultimo elemento del report nella pagina viene mantenuto. Questo comportamento può produrre un maggior numero di pagine per un report esistente. Per rimuovere lo spazio vuoto, impostare la proprietà ConsumeContainerWhitespace del report su true.

Elaborazione dei report

L'elaborazione dei report è stata riprogettata in SQL Server 2008. L'elaborazione e il rendering dei report vengono ora eseguiti pagina per pagina, man mano che un utente legge un report in modo interattivo. La quantità di dati in ogni pagina influisce sulla durata del rendering per ciascuna pagina. Il numero complessivo di pagine viene determinato durante il rendering del report. Per alcuni renderer, fino a quando non viene completato il rendering di tutte le pagine in un report viene visualizzato il numero stimato di pagine.

Immagini

Le immagini non vengono più recuperate durante la sessione iniziale quando si esegue il rendering di un report. Le immagini vengono invece recuperate quando vi si accede per la prima volta durante l'elaborazione su richiesta.

Per gli snapshot della cronologia e dell'esecuzione, le immagini vengono recuperate durante la creazione dello snapshot.

Log di esecuzione: TimeDataRetrieval, TimeProcessing, TimeRendering

Le voci di log del report per TimeDataRetrieval, TimeProcessing e TimeRendering vengono registrate al momento della richiesta iniziale in Elaborazione report.

Rilevamento degli errori durante l'esportazione

Nelle versioni precedenti di Reporting Services viene elaborato l'intero report prima che qualsiasi pagina venga visualizzata. Gli eventuali errori nelle espressioni per la proprietà RDL Visibility.Hidden vengono rilevati prima di esportare un report. Se è possibile visualizzare la prima pagina di un report, è possibile esportare l'intero report senza errori.

In questa versione i report vengono elaborati pagina per pagina. Se in un'espressione per la proprietà RDL Visibility.Hidden sono presenti errori, è possibile che non vengano rilevati fino al rendering della pagina che li contiene per l'esportazione. In tal caso, l'intero processo di esportazione non riuscirà. La possibilità di visualizzare alcune pagine di un report in modo corretto non ne garantisce l'esportazione completa. Prima di essere certi che il report venga esportato senza errori, è necessario tentarne l'esportazione e attendere il completamento del processo.

La valutazione delle espressioni per operazioni di raggruppamento, ordinamento e applicazione di filtri ha lo stesso comportamento delle versioni precedenti di Reporting Services. Gli errori in queste espressioni vengono rilevati dal componente di elaborazione dei report e vengono segnalati come errori critici prima del rendering della prima pagina di un report.

Rendering dei report

La riprogettazione del rendering dei report ha introdotto le differenze di funzionamento seguenti per il rendering di un report esistente.

Interruzioni di pagina

Nelle versioni precedenti di Reporting Services, i renderer delle interruzioni di pagina software gestiscono gli elementi del report in un contenitore, cioè un rettangolo o il corpo del report, nel modo seguente: al contenitore vengono applicate interruzioni di pagina dagli elementi del report posizionati più in alto e più in basso per ridurre al minimo la presenza di pagine vuote. Nel nuovo modello di oggetti per il rendering le interruzioni di pagina impostate negli elementi del report, note come interruzioni di pagina logiche, comportano sempre il rendering di una nuova pagina. Non viene eseguito alcun tentativo di eliminazione delle pagine aggiuntive.

Per ulteriori informazioni, vedere Paginazione in Reporting Services (Generatore report e SSRS).

Elementi RepeatWith

Nelle versioni precedenti di Reporting Services i renderer delle interruzioni di pagina software includono gli elementi del report in una pagina in cui la proprietà RepeatWith è impostata su true. Questi elementi del report non vengono conteggiati durante il calcolo delle dimensioni della pagina a causa della natura flessibile delle dimensioni di pagina per un renderer delle interruzioni di pagina software, né vengono conteggiati quando si imposta InteractiveHeight per controllare la quantità di dati in una pagina. In SQL Server 2008 questi elementi verranno conteggiati rispetto alle dimensioni complessive della pagina. Di conseguenza, è possibile che le pagine contengano una quantità minore di dati, ma l'impostazione del valore di InteractiveHeight influisce maggiormente sulle dimensioni della pagina.

Per ulteriori informazioni, vedere Tipi di rendering (Generatore report e SSRS).

Sottoreport e aree dati nidificati in Excel

Nelle versioni precedenti di Reporting Services le aree dati e i sottoreport nidificati in celle di tabelle e matrici non sono supportati quando si esporta un report in Microsoft Office Excel. Questa restrizione è stata eliminata da SQL Server 2008. È possibile progettare report in cui vengono utilizzate aree dati e sottoreport nidificati in un'area dati e tramite cui viene esportato il report nel renderer di Excel, nonché vengono visualizzati gli elementi nidificati del report.

Per ulteriori informazioni, vedere Esportazione in Microsoft Excel (Generatore report e SSRS).

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Vedere anche

Concetti

Novità (Reporting Services)

Funzionalità deprecate di SQL Server Reporting Services in SQL Server 2012

Funzionalità non più disponibili in SQL Server Reporting Services in SQL Server 2012

Modifiche di rilievo di SQL Server Reporting Services in SQL Server 2012