Clausola OUTPUT (Transact-SQL)
Restituisce le informazioni da (o le espressioni basate su) ogni riga interessata da un'istruzione INSERT, UPDATE, DELETE o MERGE. Questi risultati possono essere restituiti all'applicazione di elaborazione per l'utilizzo nei messaggi di errore, l'archiviazione e altri scopi simili dell'applicazione. I risultati possono anche essere inseriti in una tabella o in una variabile di tabella. Inoltre, è possibile acquisire i risultati di una clausola OUTPUT in un'istruzione nidificata INSERT, UPDATE, DELETE o MERGE e inserire tali risultati in una vista o tabella di destinazione.
[!NOTA]
Un'istruzione UPDATE, INSERT o DELETE in cui è presente una clausola OUTPUT restituirà righe al client anche se l'istruzione rileva errori e ne viene eseguito il rollback. Se durante l'esecuzione dell'istruzione si verifica un errore, il risultato non deve essere utilizzato.
Utilizzata in:
Convenzioni della sintassi Transact-SQL
Sintassi
<OUTPUT_CLAUSE> ::=
{
[ OUTPUT <dml_select_list> INTO { @table_variable | output_table } [ ( column_list ) ] ]
[ OUTPUT <dml_select_list> ]
}
<dml_select_list> ::=
{ <column_name> | scalar_expression } [ [AS] column_alias_identifier ]
[ ,...n ]
<column_name> ::=
{ DELETED | INSERTED | from_table_name } . { * | column_name }
| $action
Argomenti
@table\_variable
Specifica una variabile table in cui vengono inserite le righe restituite invece di essere restituite al chiamante. @table\_variable deve essere dichiarato prima dell'istruzione INSERT, UPDATE, DELETE o MERGE.Se non si specifica column_list, la variabile table deve avere lo stesso numero di colonne del set dei risultati OUTPUT. Le eccezioni sono le colonne calcolate e Identity, le quali devono essere ignorate. Se si specifica column_list, le colonne omesse devono consentire i valori Null oppure è necessario che siano stati assegnati loro dei valori predefiniti.
Per ulteriori informazioni sulle variabili table, vedere table (Transact-SQL).
output_table
Specifica una tabella in cui vengono inserite le righe restituite invece di essere restituite al chiamante. output_table può essere una tabella temporanea.Se non si specifica column_list, la tabella deve avere lo stesso numero di colonne del set di risultati OUTPUT. Le eccezioni sono le colonne calcolate e Identity, che devono essere ignorate. Se viene specificato column_list, le colonne omesse devono consentire i valori Null oppure è necessario che siano stati assegnati loro dei valori predefiniti.
output_table non può:
avere trigger abilitati definiti
Partecipare in un vincolo di chiave esterna
avere regole abilitate o vincoli CHECK.
column_list
Elenco facoltativo dei nomi di colonna nella tabella di destinazione della clausola INTO. È analogo all'elenco delle colonne consentito nell'istruzione INSERT.scalar_expression
Qualsiasi combinazione di simboli e operatori che restituisce un unico valore. Le funzioni di aggregazione non sono consentite in scalar_expression.Qualsiasi riferimento alle colonne della tabella che viene modificata deve essere qualificato con il prefisso INSERTED o DELETED.
column_alias_identifier
Nome alternativo utilizzato per fare riferimento al nome della colonna.DELETED
Prefisso di colonna che specifica il valore eliminato dall'operazione di aggiornamento o di eliminazione. Le colonne con prefisso DELETED riflettono il valore prima del completamento dell'istruzione UPDATE, DELETE o MERGE.DELETED non può essere utilizzato con la clausola OUTPUT nell'istruzione INSERT.
INSERTED
Prefisso di colonna che specifica il valore aggiunto dall'operazione di inserimento o aggiornamento. Le colonne con prefisso INSERTED riflettono il valore dopo il completamento dell'istruzione UPDATE, INSERT o MERGE ma prima dell'esecuzione dei trigger.INSERTED non può essere utilizzato con la clausola OUTPUT nell'istruzione DELETE.
from_table_name
Prefisso di colonna che specifica una tabella inclusa nella clausola FROM di un'istruzione DELETE, UPDATE o MERGE utilizzata per specificare le righe da aggiornare o eliminare.Se anche la tabella che viene modificata è specificata nella clausola FROM, qualsiasi riferimento alle colonne della tabella deve essere qualificato con il prefisso INSERTED o DELETED.
*
Specifica che tutte le colonne interessate dall'azione di eliminazione, inserimento o aggiornamento saranno restituite nell'ordine in cui esistono nella tabella.Ad esempio, OUTPUT DELETED.* nell'istruzione DELETE seguente restituisce tutte le colonne eliminate dalla tabella ShoppingCartItem:
DELETE Sales.ShoppingCartItem OUTPUT DELETED.*;
column_name
Riferimento di colonna esplicito. Qualsiasi riferimento alla tabella che viene modificata deve essere qualificato correttamente tramite il prefisso INSERTED o DELETED in base alle esigenze, ad esempio: INSERTED**.**column_name.$action
È disponibile solo per l'istruzione MERGE. Specifica una colonna di tipo nvarchar(10) nella clausola OUTPUT in un'istruzione MERGE che restituisce uno dei tre valori per ogni riga: 'INSERT', 'UPDATE' o 'DELETE', secondo l'azione eseguita su quella riga.
Osservazioni
La clausola OUTPUT <dml_select_list> e la classe OUTPUT <dml_select_list> INTO { **@**table_variable | output_table } possono essere definite in un'unica istruzione INSERT, UPDATE, DELETE o MERGE.
[!NOTA]
Se non specificato diversamente, i riferimenti alla clausola OUTPUT fanno riferimento a entrambe le clausole OUTPUT e OUTPUT INTO.
La clausola OUTPUT può risultare utile per recuperare il valore delle colonne calcolate o Identity dopo un'operazione di INSERT o UPDATE.
Quando una colonna calcolata è inclusa nell'elenco <dml_select_list>, la colonna corrispondente nella tabella di output o variabile di tabella non è una colonna calcolata. I valori della nuova colonna corrispondono ai valori calcolati quando è stata eseguita l'istruzione.
Non vi è alcuna garanzia che l'ordine in cui vengono applicate le modifiche alla tabella e l'ordine in cui le righe vengono inserite nella tabella di output o variabile della tabella corrispondano.
Se le variabili o i parametri vengono modificati come parte di un'istruzione UPDATE, la clausola OUTPUT restituisce sempre il valore della variabile o del parametro prima dell'esecuzione dell'istruzione e non il valore modificato.
È possibile utilizzare OUTPUT con un'istruzione UPDATE o DELETE posizionata in un cursore che utilizza la sintassi WHERE CURRENT OF.
La clausola OUTPUT non è supportata nelle istruzioni seguenti:
istruzioni DML che fanno riferimento a viste partizionate locali, viste partizionate distribuite o tabelle remote
istruzioni INSERT che contengono un'istruzione EXECUTE.
I predicati full-text non sono consentiti nella clausola OUTPUT quando il livello di compatibilità del database è impostato su 100.
La clausola OUTPUT INTO non può essere utilizzata per l'inserimento in una vista o funzione di set di righe.
Non è possibile creare una funzione definita dall'utente se contiene una clausola OUTPUT INTO con una tabella come destinazione.
Per impedire un comportamento non deterministico, la clausola OUTPUT non può contenere i riferimenti seguenti:
Sottoquery o funzioni definite dall'utente che eseguono l'accesso ai dati dell'utente o di sistema o che si presume eseguano tale accesso. Si presuppone che le funzioni definite dall'utente eseguano l'accesso ai dati se non sono associati allo schema.
Colonna di una vista o di una funzione inline con valori di tabella se tale colonna viene definita mediante uno dei metodi seguenti:
Sottoquery.
Funzione definita dall'utente che esegue, o si presume esegua, l'accesso ai dati dell'utente o di sistema.
Colonna calcolata che contiene una funzione definita dall'utente che esegue l'accesso ai dati dell'utente o di sistema nella relativa definizione.
Quando SQL Server rileva una colonna di questo tipo nella clausola OUTPUT, viene generato l'errore 4186. Per ulteriori informazioni, vedere MSSQLSERVER_4186.
Inserimento di dati restituiti da una clausola OUTPUT in una tabella
Quando si acquisiscono i risultati di una clausola OUTPUT in un'istruzione nidificata INSERT, UPDATE, DELETE o MERGE e si inseriscono tali risultati in una tabella di destinazione, tenere presente le considerazioni seguenti:
L'intera operazione è di tipo atomico. È necessario eseguire sia l'istruzione INSERT esterna che l'istruzione DMl interna contenente la clausola OUTPUT. In caso contrario, l'intera istruzione avrà esito negativo.
Alla destinazione dell'istruzione INSERT esterna si applicano le restrizioni seguenti:
La destinazione non può essere una tabella remota, una vista o un'espressione di tabella comune.
Nella destinazione non può essere presente un vincolo FOREIGN KEY né un vincolo FOREIGN KEY può fare riferimento alla destinazione stessa.
Nella destinazione non è possibile definire trigger.
La destinazione non può partecipare alla replica di tipo merge oppure a sottoscrizioni aggiornabili per la replica transazionale.
All'istruzione DML nidificata si applicano le restrizioni seguenti:
La destinazione non può essere una tabella remota o una vista partizionata.
Nell'origine non può essere contenuta una clausola <dml_table_source>.
La clausola OUTPUT INTO non è supportata in istruzioni INSERT che contengono una clausola <dml_table_source>.
@@ROWCOUNT restituisce solo le righe inserite dall'istruzione INSERT esterna.
@@IDENTITY, SCOPE_IDENTITY e IDENT_CURRENT restituiscono solo i valori Identity generati dall'istruzione DML nidificata e non quelli generati dall'istruzione INSERT esterna.
Le notifiche delle query considerano l'istruzione come entità singola e il tipo di qualsiasi messaggio creato sarà il tipo dell'istruzione DML nidificata, anche se la modifica significativa proviene dall'istruzione INSERT esterna stessa.
Nella clausola <dml_table_source>; le clausole SELECT e WHERE non possono includere sottoquery, funzioni di aggregazione, funzioni di rango, predicati full-text, funzioni definite dall'utente che eseguono l'accesso ai dati o la funzione TEXTPTR.
Trigger
Le colonne restituite da OUTPUT riflettono i dati dopo il completamento dell'istruzione INSERT, UPDATE o DELETE ma prima dell'esecuzione dei trigger.
Per i trigger INSTEAD OF, i risultati restituiti vengono generati come se le istruzioni INSERT, UPDATE o DELETE siano state effettivamente completate, anche se non si verifica alcuna modifica come risultato dell'operazione trigger. Se un'istruzione che include una clausola OUTPUT viene utilizzata all'interno del corpo di un trigger, gli alias di tabella devono essere utilizzati per fare riferimento al trigger inserted e alle tabelle deleted per evitare la duplicazione dei riferimenti di colonna con le tabelle INSERTED e DELETED associate a OUTPUT.
Se la clausola OUTPUT viene specificata senza specificare anche la parola chiave INTO, la destinazione dell'operazione DML non può avere trigger abilitati definiti per l'azione DML specificata. Ad esempio, se la clausola OUTPUT viene definita in un'istruzione UPDATE, la tabella di destinazione non può avere alcun trigger UPDATE abilitato.
Se è impostata l'opzione disallow results from triggers di sp_configure, una clausola OUTPUT senza clausola INTO provoca l'esito negativo dell'istruzione quando viene richiamata dall'interno di un trigger.
Tipi di dati
La clausola OUTPUT supporta i tipi di dati LOB nvarchar(max), varchar(max), varbinary(max), text, ntext, image e xml. Quando si utilizza la clausola .WRITE nell'istruzione UPDATE per modificare una colonna di tipo nvarchar(max), varchar(max) o varbinary(max), vengono restituite le immagini complete precedenti e successive dei valori se contengono dei riferimenti. La funzione TEXTPTR( ) non può comparire in un'espressione in una colonna di tipo text, ntext o image nella clausola OUTPUT.
Code
È possibile utilizzare la clausola OUTPUT nelle applicazioni che utilizzano le tabelle come code oppure per mantenere i risultati intermedi delle query. In altre parole, l'applicazione aggiunge o rimuove costantemente le righe dalla tabella. Nell'esempio seguente viene utilizzata la clausola OUTPUT in un'istruzione DELETE per restituire la riga eliminata all'applicazione chiamante.
USE AdventureWorks2012;
GO
DELETE TOP(1) dbo.DatabaseLog WITH (READPAST)
OUTPUT deleted.*
WHERE DatabaseLogID = 7;
GO
In questo esempio viene rimossa una riga da una tabella utilizzata come coda e i valori eliminati vengono restituiti all'applicazione di elaborazione in una singola azione. È possibile implementare anche altri tipi di semantica, ad esempio l'utilizzo di una tabella per implementare uno stack. SQL Server non garantisce tuttavia l'ordine in cui le righe vengono elaborate e restituite dalle istruzioni DML che utilizzano la clausola OUTPUT. Spetta all'applicazione includere una clausola WHERE appropriata per garantire la semantica desiderata oppure tenere in considerazione che quando più righe possono essere incluse nell'operazione DML, non viene garantito alcun ordine particolare. Nell'esempio seguente viene utilizzata una sottoquery e viene presupposto che l'unicità sia una caratteristica della colonna DatabaseLogID per implementare la semantica di ordinamento desiderata.
USE tempdb;
GO
CREATE TABLE dbo.table1
(
id INT,
employee VARCHAR(32)
)
go
INSERT INTO dbo.table1 VALUES
(1, 'Fred')
,(2, 'Tom')
,(3, 'Sally')
,(4, 'Alice');
GO
DECLARE @MyTableVar TABLE
(
id INT,
employee VARCHAR(32)
);
PRINT 'table1, before delete'
SELECT * FROM dbo.table1;
DELETE FROM dbo.table1
OUTPUT DELETED.* INTO @MyTableVar
WHERE id = 4 OR id = 2;
PRINT 'table1, after delete'
SELECT * FROM dbo.table1;
PRINT '@MyTableVar, after delete'
SELECT * FROM @MyTableVar;
DROP TABLE dbo.table1;
--Results
--table1, before delete
--id employee
------------- ------------------------------
--1 Fred
--2 Tom
--3 Sally
--4 Alice
--
--table1, after delete
--id employee
------------- ------------------------------
--1 Fred
--3 Sally
--@MyTableVar, after delete
--id employee
------------- ------------------------------
--2 Tom
--4 Alice
[!NOTA]
Utilizzare l'hint di tabella READPAST nelle istruzioni UPDATE e DELETE se lo scenario consente a più applicazioni di eseguire una operazione di lettura distruttiva da una tabella. Ciò evita i problemi relativi ai blocchi che possono verificarsi se un'altra applicazione sta già leggendo il primo record qualificato nella tabella.
Autorizzazioni
Le autorizzazioni SELECT sono necessarie in ogni colonna recuperata tramite <dml_select_list> o utilizzata in <scalar_expression>.
Le autorizzazioni INSERT sono necessarie in ogni tabella specificata in <output_table>.
Esempi
A.Utilizzo di OUTPUT INTO con un'istruzione INSERT semplice
Nell'esempio seguente viene inserita una riga nella tabella ScrapReason e viene utilizzata la clausola OUTPUT per restituire i risultati dell'istruzione alla variabile @MyTableVar table. Poiché la colonna ScrapReasonID è definita con una proprietà IDENTITY, non è specificato un valore nell'istruzione INSERT per quella colonna. Si noti tuttavia che il valore generato da Motore di database per quella colonna viene restituito nella clausola OUTPUT nella colonna inserted.ScrapReasonID.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTableVar table( NewScrapReasonID smallint,
Name varchar(50),
ModifiedDate datetime);
INSERT Production.ScrapReason
OUTPUT INSERTED.ScrapReasonID, INSERTED.Name, INSERTED.ModifiedDate
INTO @MyTableVar
VALUES (N'Operator error', GETDATE());
--Display the result set of the table variable.
SELECT NewScrapReasonID, Name, ModifiedDate FROM @MyTableVar;
--Display the result set of the table.
SELECT ScrapReasonID, Name, ModifiedDate
FROM Production.ScrapReason;
GO
B.Utilizzo di OUTPUT con un'istruzione DELETE
Nell'esempio seguente vengono eliminate tutte le righe nella tabella ShoppingCartItem. La clausola OUTPUT deleted.* specifica che i risultati dell'istruzione DELETE, ovvero tutte le colonne nelle righe eliminate, devono essere restituiti all'applicazione chiamante. L'istruzione SELECT che segue verifica i risultati dell'operazione di eliminazione nella tabella ShoppingCartItem.
USE AdventureWorks2012;
GO
DELETE Sales.ShoppingCartItem
OUTPUT DELETED.*
WHERE ShoppingCartID = 20621;
--Verify the rows in the table matching the WHERE clause have been deleted.
SELECT COUNT(*) AS [Rows in Table] FROM Sales.ShoppingCartItem WHERE ShoppingCartID = 20621;
GO
C.Utilizzo di OUTPUT INTO con un'istruzione UPDATE
Nell'esempio seguente viene aggiornata la colonna VacationHours nella tabella Employee del 25% per le prime 10 righe. La clausola OUTPUT restituisce il valore VacationHours che esiste prima dell'applicazione dell'istruzione UPDATE nella colonna deleted.VacationHours e il valore aggiornato nella colonna inserted.VacationHours alla variabile @MyTableVar table.
Seguono due istruzioni SELECT che restituiscono i valori in @MyTableVar e i risultati dell'operazione di aggiornamento nella tabella Employee.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTableVar table(
EmpID int NOT NULL,
OldVacationHours int,
NewVacationHours int,
ModifiedDate datetime);
UPDATE TOP (10) HumanResources.Employee
SET VacationHours = VacationHours * 1.25,
ModifiedDate = GETDATE()
OUTPUT inserted.BusinessEntityID,
deleted.VacationHours,
inserted.VacationHours,
inserted.ModifiedDate
INTO @MyTableVar;
--Display the result set of the table variable.
SELECT EmpID, OldVacationHours, NewVacationHours, ModifiedDate
FROM @MyTableVar;
GO
--Display the result set of the table.
SELECT TOP (10) BusinessEntityID, VacationHours, ModifiedDate
FROM HumanResources.Employee;
GO
D.Utilizzo di OUTPUT INTO per restituire un'espressione
Nell'esempio seguente viene utilizzato come base l'esempio C definendo un'espressione nella clausola OUTPUT come differenza tra il valore VacationHours aggiornato e il valore VacationHours prima dell'applicazione dell'aggiornamento. Il valore di questa espressione viene restituito alla variabile @MyTableVar table nella colonna VacationHoursDifference.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTableVar table(
EmpID int NOT NULL,
OldVacationHours int,
NewVacationHours int,
VacationHoursDifference int,
ModifiedDate datetime);
UPDATE TOP (10) HumanResources.Employee
SET VacationHours = VacationHours * 1.25,
ModifiedDate = GETDATE()
OUTPUT inserted.BusinessEntityID,
deleted.VacationHours,
inserted.VacationHours,
inserted.VacationHours - deleted.VacationHours,
inserted.ModifiedDate
INTO @MyTableVar;
--Display the result set of the table variable.
SELECT EmpID, OldVacationHours, NewVacationHours,
VacationHoursDifference, ModifiedDate
FROM @MyTableVar;
GO
SELECT TOP (10) BusinessEntityID, VacationHours, ModifiedDate
FROM HumanResources.Employee;
GO
E.Utilizzo di OUTPUT INTO con from_table_name in un'istruzione UPDATE
Nell'esempio seguente viene aggiornata la colonna ScrapReasonID nella tabella WorkOrder per tutti gli ordini di lavoro con un ProductID e ScrapReasonID specificato. La clausola OUTPUT INTO restituisce i valori dalla tabella in fase di aggiornamento (WorkOrder) e anche dalla tabella Product. La tabella Product viene utilizzata nella clausola FROM per specificare le righe da aggiornare. Poiché per la tabella WorkOrder è stato definito un trigger AFTER UPDATE, è necessaria la parola chiave INTO.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTestVar table (
OldScrapReasonID int NOT NULL,
NewScrapReasonID int NOT NULL,
WorkOrderID int NOT NULL,
ProductID int NOT NULL,
ProductName nvarchar(50)NOT NULL);
UPDATE Production.WorkOrder
SET ScrapReasonID = 4
OUTPUT deleted.ScrapReasonID,
inserted.ScrapReasonID,
inserted.WorkOrderID,
inserted.ProductID,
p.Name
INTO @MyTestVar
FROM Production.WorkOrder AS wo
INNER JOIN Production.Product AS p
ON wo.ProductID = p.ProductID
AND wo.ScrapReasonID= 16
AND p.ProductID = 733;
SELECT OldScrapReasonID, NewScrapReasonID, WorkOrderID,
ProductID, ProductName
FROM @MyTestVar;
GO
F.Utilizzo di OUTPUT INTO con from_table_name in un'istruzione DELETE
Nell'esempio seguente vengono eliminate le righe nella tabella ProductProductPhoto in base ai criteri di ricerca definiti nella clausola FROM dell'istruzione DELETE. La clausola OUTPUT restituisce le colonne dalla tabella che viene eliminata (deleted.ProductID, deleted.ProductPhotoID) e dalla tabella Product. Questa tabella viene utilizzata nella clausola FROM per specificare le righe da eliminare.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTableVar table (
ProductID int NOT NULL,
ProductName nvarchar(50)NOT NULL,
ProductModelID int NOT NULL,
PhotoID int NOT NULL);
DELETE Production.ProductProductPhoto
OUTPUT DELETED.ProductID,
p.Name,
p.ProductModelID,
DELETED.ProductPhotoID
INTO @MyTableVar
FROM Production.ProductProductPhoto AS ph
JOIN Production.Product as p
ON ph.ProductID = p.ProductID
WHERE p.ProductModelID BETWEEN 120 and 130;
--Display the results of the table variable.
SELECT ProductID, ProductName, ProductModelID, PhotoID
FROM @MyTableVar
ORDER BY ProductModelID;
GO
G.Utilizzo di OUTPUT INTO con un tipo di dati LOB
Nell'esempio seguente viene aggiornato un valore parziale in DocumentSummary, una colonna di tipo nvarchar(max) della tabella Production.Document, tramite la clausola .WRITE. La parola components viene sostituta con la parola features specificando la parola sostitutiva, la posizione iniziale (offset) della parola da sostituire nei dati esistenti e il numero di caratteri da sostituire (lunghezza). Nell'esempio viene utilizzata la clausola OUTPUT per restituire le immagini precedenti e successive della colonna DocumentSummary alla variabile @MyTableVar table. Si noti che vengono restituite le immagini precedenti e successive della colonna DocumentSummary.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTableVar table (
SummaryBefore nvarchar(max),
SummaryAfter nvarchar(max));
UPDATE Production.Document
SET DocumentSummary .WRITE (N'features',28,10)
OUTPUT deleted.DocumentSummary,
inserted.DocumentSummary
INTO @MyTableVar
WHERE Title = N'Front Reflector Bracket Installation';
SELECT SummaryBefore, SummaryAfter
FROM @MyTableVar;
GO
H.Utilizzo di OUTPUT in un trigger INSTEAD OF
Nell'esempio seguente viene utilizzata la clausola OUTPUT in un trigger per restituire i risultati dell'operazione trigger. Viene prima creata una vista nella tabella ScrapReason e quindi definito un trigger INSTEAD OF INSERT nella vista che consente all'utente di modificare esclusivamente la colonna Name della tabella di base. Poiché la colonna ScrapReasonID è una colonna IDENTITY nella tabella di base, il trigger ignora il valore specificato dall'utente, consentendo a Motore di database di generare automaticamente il valore corretto. Inoltre, il valore specificato dall'utente per ModifiedDate viene ignorato e impostato sulla data corrente. La clausola OUTPUT restituisce i valori di fatto inseriti nella tabella ScrapReason.
USE AdventureWorks2012;
GO
IF OBJECT_ID('dbo.vw_ScrapReason','V') IS NOT NULL
DROP VIEW dbo.vw_ScrapReason;
GO
CREATE VIEW dbo.vw_ScrapReason
AS (SELECT ScrapReasonID, Name, ModifiedDate
FROM Production.ScrapReason);
GO
CREATE TRIGGER dbo.io_ScrapReason
ON dbo.vw_ScrapReason
INSTEAD OF INSERT
AS
BEGIN
--ScrapReasonID is not specified in the list of columns to be inserted
--because it is an IDENTITY column.
INSERT INTO Production.ScrapReason (Name, ModifiedDate)
OUTPUT INSERTED.ScrapReasonID, INSERTED.Name,
INSERTED.ModifiedDate
SELECT Name, getdate()
FROM inserted;
END
GO
INSERT vw_ScrapReason (ScrapReasonID, Name, ModifiedDate)
VALUES (99, N'My scrap reason','20030404');
GO
Di seguito è riportato il set di risultati generato il 12 aprile 2004 ('2004-04-12'). Si noti che le colonne ScrapReasonIDActual e ModifiedDate riflettono i valori generati dall'operazione trigger invece dei valori specificati nell'istruzione INSERT.
ScrapReasonID Name ModifiedDate
------------- ---------------- -----------------------
17 My scrap reason 2004-04-12 16:23:33.050
I.Utilizzo di OUTPUT INTO con le colonne calcolate e Identity
Nell'esempio seguente viene creata la tabella EmployeeSales, in cui vengono quindi inserite diverse righe tramite un'istruzione INSERT con un'istruzione SELECT per il recupero dei dati dalle tabelle di origine. La tabella EmployeeSales include una colonna Identity (EmployeeID) e una colonna calcolata (ProjectedSales). Poiché questi valori vengono generati dal Motore di database di SQL Server durante l'operazione di inserimento, nessuna di queste colonne può essere definita in @MyTableVar.
USE AdventureWorks2012 ;
GO
IF OBJECT_ID ('dbo.EmployeeSales', 'U') IS NOT NULL
DROP TABLE dbo.EmployeeSales;
GO
CREATE TABLE dbo.EmployeeSales
( EmployeeID int IDENTITY (1,5)NOT NULL,
LastName nvarchar(20) NOT NULL,
FirstName nvarchar(20) NOT NULL,
CurrentSales money NOT NULL,
ProjectedSales AS CurrentSales * 1.10
);
GO
DECLARE @MyTableVar table(
LastName nvarchar(20) NOT NULL,
FirstName nvarchar(20) NOT NULL,
CurrentSales money NOT NULL
);
INSERT INTO dbo.EmployeeSales (LastName, FirstName, CurrentSales)
OUTPUT INSERTED.LastName,
INSERTED.FirstName,
INSERTED.CurrentSales
INTO @MyTableVar
SELECT c.LastName, c.FirstName, sp.SalesYTD
FROM Sales.SalesPerson AS sp
INNER JOIN Person.Person AS c
ON sp.BusinessEntityID = c.BusinessEntityID
WHERE sp.BusinessEntityID LIKE '2%'
ORDER BY c.LastName, c.FirstName;
SELECT LastName, FirstName, CurrentSales
FROM @MyTableVar;
GO
SELECT EmployeeID, LastName, FirstName, CurrentSales, ProjectedSales
FROM dbo.EmployeeSales;
GO
J.Utilizzo di OUTPUT e OUTPUT INTO in una singola istruzione
Nell'esempio seguente vengono eliminate le righe nella tabella ProductProductPhoto in base ai criteri di ricerca definiti nella clausola FROM dell'istruzione DELETE. La clausola OUTPUT INTO restituisce le colonne dalla tabella che viene eliminata (deleted.ProductID, deleted.ProductPhotoID) e dalla tabella Product alla variabile @MyTableVar table. La tabella Product viene utilizzata nella clausola FROM per specificare le righe da eliminare. La clausola OUTPUT restituisce all'applicazione chiamante le colonne deleted.ProductID, deleted.ProductPhotoID e la data e l'ora in cui la riga è stata eliminata dalla tabella ProductProductPhoto.
USE AdventureWorks2012;
GO
DECLARE @MyTableVar table (
ProductID int NOT NULL,
ProductName nvarchar(50)NOT NULL,
ProductModelID int NOT NULL,
PhotoID int NOT NULL);
DELETE Production.ProductProductPhoto
OUTPUT DELETED.ProductID,
p.Name,
p.ProductModelID,
DELETED.ProductPhotoID
INTO @MyTableVar
OUTPUT DELETED.ProductID, DELETED.ProductPhotoID, GETDATE() AS DeletedDate
FROM Production.ProductProductPhoto AS ph
JOIN Production.Product as p
ON ph.ProductID = p.ProductID
WHERE p.ProductID BETWEEN 800 and 810;
--Display the results of the table variable.
SELECT ProductID, ProductName, PhotoID, ProductModelID
FROM @MyTableVar;
GO
K.Inserimento dei dati restituiti da una clausola OUTPUT
Nell'esempio seguente vengono acquisiti i dati restituiti dalla clausola OUTPUT di un'istruzione MERGE e tali dati vengono inseriti in un'altra tabella. L'istruzione MERGE aggiorna la colonna Quantity della tabella ProductInventory su base giornaliera, in base agli ordini elaborati nella tabella SalesOrderDetail. Vengono inoltre eliminate le righe dei prodotti le cui scorte scendono a 0 oppure a un valore inferiore. In questo esempio vengono acquisite le righe eliminate, che vengono inserite in un'altra tabella, ZeroInventory, in cui viene tenuta traccia dei prodotti senza scorte.
USE AdventureWorks2012;
GO
IF OBJECT_ID(N'Production.ZeroInventory', N'U') IS NOT NULL
DROP TABLE Production.ZeroInventory;
GO
--Create ZeroInventory table.
CREATE TABLE Production.ZeroInventory (DeletedProductID int, RemovedOnDate DateTime);
GO
INSERT INTO Production.ZeroInventory (DeletedProductID, RemovedOnDate)
SELECT ProductID, GETDATE()
FROM
( MERGE Production.ProductInventory AS pi
USING (SELECT ProductID, SUM(OrderQty) FROM Sales.SalesOrderDetail AS sod
JOIN Sales.SalesOrderHeader AS soh
ON sod.SalesOrderID = soh.SalesOrderID
AND soh.OrderDate = '20070401'
GROUP BY ProductID) AS src (ProductID, OrderQty)
ON (pi.ProductID = src.ProductID)
WHEN MATCHED AND pi.Quantity - src.OrderQty <= 0
THEN DELETE
WHEN MATCHED
THEN UPDATE SET pi.Quantity = pi.Quantity - src.OrderQty
OUTPUT $action, deleted.ProductID) AS Changes (Action, ProductID)
WHERE Action = 'DELETE';
IF @@ROWCOUNT = 0
PRINT 'Warning: No rows were inserted';
GO
SELECT DeletedProductID, RemovedOnDate FROM Production.ZeroInventory;