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EXECUTE (Transact-SQL)

Esegue una stringa di comando o una stringa di caratteri all'interno di un batch Transact-SQL oppure uno dei moduli seguenti: stored procedure di sistema, stored procedure definita dall'utente, stored procedure CLR, funzione definita dall'utente a valori scalari o stored procedure estesa. L'istruzione EXECUTE può essere utilizzata per inviare comandi pass-through ai server collegati. È inoltre possibile impostare in modo esplicito il contesto di esecuzione di una stringa o di un comando. I metadati per il set di risultati possono essere definiti tramite le opzioni WITH RESULT SETS.

Nota sulla sicurezzaNota sulla protezione

Prima di chiamare l'istruzione EXECUTE con una stringa di caratteri, convalidare la stringa di caratteri.Non eseguire mai un comando costruito in base a input utente non convalidato.

Si applica a: SQL Server (SQL Server 2008 tramite versione corrente), Database SQL di Windows Azure (versione iniziale tramite versione corrente).

Icona di collegamento a un argomento Convenzioni della sintassi Transact-SQL

Sintassi

-- SQL Server Syntax

Execute a stored procedure or function
[ { EXEC | EXECUTE } ]
    { 
      [ @return_status = ]
      { module_name [ ;number ] | @module_name_var } 
        [ [ @parameter = ] { value 
                           | @variable [ OUTPUT ] 
                           | [ DEFAULT ] 
                           }
        ]
      [ ,...n ]
      [ WITH <execute_option> [ ,...n ] ]
    }
[;]

Execute a character string
{ EXEC | EXECUTE } 
    ( { @string_variable | [ N ]'tsql_string' } [ + ...n ] )
    [ AS { LOGIN | USER } = ' name ' ]
[;]

Execute a pass-through command against a linked server
{ EXEC | EXECUTE }
    ( { @string_variable | [ N ] 'command_string [ ? ]' } [ + ...n ]
        [ { , { value | @variable [ OUTPUT ] } } [ ...n ] ]
    ) 
    [ AS { LOGIN | USER } = ' name ' ]
    [ AT linked_server_name ]
[;]

<execute_option>::=
{
        RECOMPILE 
    | { RESULT SETS UNDEFINED } 
    | { RESULT SETS NONE } 
    | { RESULT SETS ( <result_sets_definition> [,...n ] ) }
} 

<result_sets_definition> ::= 
{
    (
         { column_name 
           data_type 
         [ COLLATE collation_name ] 
         [ NULL | NOT NULL ] }
         [,...n ]
    )
    | AS OBJECT 
        [ db_name . [ schema_name ] . | schema_name . ] 
        {table_name | view_name | table_valued_function_name }
    | AS TYPE [ schema_name.]table_type_name
    | AS FOR XML 
}

-- Windows Azure SQL Database 

Execute a stored procedure or function
[ { EXEC | EXECUTE } ]
    { 
      [ @return_status = ]
      { module_name  | @module_name_var } 
        [ [ @parameter = ] { value 
                           | @variable [ OUTPUT ] 
                           | [ DEFAULT ] 
                           }
        ]
      [ ,...n ]
      [ WITH RECOMPILE ]
    }
[;]

Execute a character string
{ EXEC | EXECUTE } 
    ( { @string_variable | [ N ]'tsql_string' } [ + ...n ] )
    [ AS {  USER } = ' name ' ]
[;]

<execute_option>::=
{
        RECOMPILE 
    | { RESULT SETS UNDEFINED } 
    | { RESULT SETS NONE } 
    | { RESULT SETS ( <result_sets_definition> [,...n ] ) }
} 

<result_sets_definition> ::= 
{
    (
         { column_name 
           data_type 
         [ COLLATE collation_name ] 
         [ NULL | NOT NULL ] }
         [,...n ]
    )
    | AS OBJECT 
        [ db_name . [ schema_name ] . | schema_name . ] 
        {table_name | view_name | table_valued_function_name }
    | AS TYPE [ schema_name.]table_type_name
    | AS FOR XML 

Argomenti

  • @return\_status
    Variabile di tipo integer facoltativa in cui viene archiviato lo stato di restituzione di un modulo. Prima di utilizzare questa variabile in un'istruzione EXECUTE, è necessario dichiararla nel batch, nella stored procedure o nella funzione.

    Se utilizzata per richiamare una funzione definita dall'utente a valori scalari, la variabile @return\_status può essere data da qualsiasi tipo di dati scalari.

  • module_name
    Nome completo o non qualificato della stored procedure o della funzione con valori scalari definita dall'utente da chiamare. I nomi di modulo devono essere conformi alle regole per gli identificatori. Per i nomi delle stored procedure estese la combinazione di maiuscole e minuscole è sempre rilevante, indipendentemente dalle regole di confronto del server.

    Un modulo che è possibile creare in un altro database può essere eseguito se l'utente che lo esegue è il proprietario del modulo o dispone delle autorizzazioni appropriate per eseguirlo in tale database. È possibile eseguire un modulo in un altro server che esegue SQL Server se l'utente che lo esegue dispone delle autorizzazioni appropriate per l'utilizzo di tale server (accesso remoto) e per l'esecuzione del modulo nel database specifico. Se si specifica il nome del server ma non quello del database, Motore di database di SQL Server esegue automaticamente la ricerca del modulo nel database predefinito dell'utente.

  • ;number

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    Numero intero facoltativo utilizzato per raggruppare le stored procedure con lo stesso nome. Questo parametro non viene usato per stored procedure estese.

    Nota

    Questa funzionalità verrà rimossa a partire da una delle prossime versioni di Microsoft SQL Server. Evitare di utilizzare questa funzionalità in un nuovo progetto di sviluppo e prevedere interventi di modifica nelle applicazioni in cui è attualmente implementata.

    Per ulteriori informazioni sui gruppi di procedure, vedere CREATE PROCEDURE (Transact-SQL).

  • @module\_name\_var
    Nome di una variabile definita localmente che rappresenta il nome di un modulo.

  • @parameter
    Parametro per module_name, come definito nel modulo. I nomi dei parametri devono iniziare con il simbolo della chiocciola (@). Se utilizzati nel formato @parameter\_name=value, i nomi dei parametri e le costanti non devono essere specificati nell'ordine in cui sono definiti nel modulo. Se, tuttavia, il formato @parameter\_name=value viene utilizzato per uno dei parametri, sarà necessario utilizzarlo per tutti i parametri successivi.

    Per impostazione predefinita, i parametri ammettono valori Null.

  • value
    Valore del parametro da passare al modulo o al comando pass-through. Se i nomi dei parametri vengono omessi, è necessario immettere i relativi valori in base all'ordine definito nel modulo.

    Durante l'esecuzione di comandi pass-through in server collegati, l'ordine dei valori dei parametri dipende dal provider OLE DB del server collegato. La maggior parte dei provider OLE DB associa i valori ai parametri da sinistra a destra.

    Se il valore di un parametro è il nome di un oggetto, una stringa di caratteri o un nome qualificato dal nome del database o dello schema, l'intero nome deve essere racchiuso tra virgolette singole. Se il valore di un parametro è rappresentato da una parola chiave, questa deve essere racchiusa tra virgolette doppie.

    Se nel modulo è definito un valore predefinito, l'utente può eseguire il modulo senza specificare un parametro.

    Il valore predefinito può essere inoltre NULL. In genere nella definizione del modulo sono specificate le operazioni da eseguire se un valore di parametro è NULL.

  • @variable
    Variabile in cui è archiviato un parametro o un parametro restituito.

  • OUTPUT
    Specifica che il modulo o la stringa di comando restituisce un parametro. Il parametro corrispondente nel modulo o nella stringa di comando deve essere creato tramite la parola chiave OUTPUT. Specificare questa parola chiave quando come parametri si utilizzano variabili di cursore.

    Se value viene definito come OUTPUT di un modulo eseguito in un server collegato, qualsiasi modifica apportata al parametro @parameter corrispondente eseguito dal provider OLE DB verrà nuovamente copiato nella variabile al termine dell'esecuzione del modulo.

    Se vengono utilizzati parametri OUTPUT e si desidera utilizzare i valori restituiti in altre istruzioni del batch o del modulo chiamante, il valore del parametro deve essere passato come variabile, ovvero @parameter = @variable. Non è possibile eseguire un modulo specificando la parola chiave OUTPUT per un parametro non definito come parametro OUTPUT nel modulo. Le costanti non possono essere passate al modulo utilizzando la parola chiave OUTPUT. Il parametro restituito richiede il nome di una variabile. Prima di eseguire una procedura, è necessario dichiarare il tipo dei dati della variabile e assegnare un valore.

    Se si utilizza l'istruzione EXECUTE in una stored procedure remota oppure si esegue un comando pass-through in un server collegato, i parametri OUTPUT non possono essere di nessuno dei tipi di dati LOB.

    I parametri restituiti possono essere di un tipo di dati qualsiasi, tranne i tipi di dati LOB.

  • DEFAULT
    Valore predefinito del parametro, come definito nel modulo. Quando nel modulo è previsto un valore per un parametro privo di valore predefinito ed è stato omesso un parametro o è stata specificata la parola chiave DEFAULT, viene generato un errore.

  • @string\_variable
    Nome di una variabile locale. @string\_variable può essere qualsiasi tipo di dati char, varchar, nchar o nvarchar. Sono inclusi i tipi di dati (max).

  • [N] 'tsql_string'
    Valore stringa costante. tsql_string può essere qualsiasi tipo di dati nvarchar o varchar. Se si specifica N, la stringa viene interpretata come tipo di dati nvarchar.

  • AS <context_specification>
    Specifica il contesto in cui viene eseguita l'istruzione.

  • LOGIN

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    Specifica che il contesto da rappresentare è un account di accesso. L'ambito di rappresentazione è il server.

  • USER
    Specifica che il contesto da rappresentare è un utente nel database corrente. L'ambito di rappresentazione è limitato al database corrente. Un cambio di contesto a un utente del database non eredita le autorizzazioni a livello di server di tale utente.

    Importante

    Mentre il cambio di contesto all'utente del database è attivo, qualsiasi tentativo di accesso alle risorse esterne al database comporterà l'esito negativo dell'esecuzione dell'istruzione.Ciò è valido per le istruzioni USE database, le query distribuite e le query che fanno riferimento a un altro database tramite l'utilizzo di identificatori in tre o quattro parti.

  • 'name'
    Nome utente o nome account di accesso valido. name deve essere membro del ruolo predefinito del server sysadmin oppure esistere come entità rispettivamente in sys.database_principals o sys.server_principals.

    name non può essere un account predefinito, ad esempio NT AUTHORITY\LocalService, NT AUTHORITY\NetworkService o NT AUTHORITY\LocalSystem.

    Per ulteriori informazioni, vedere Specifica di un nome utente o un nome account di accesso di seguito in questo argomento.

  • [N] 'command_string'
    Stringa costante contenente il comando da passare al server collegato. Se si specifica N, la stringa viene interpretata come tipo di dati nvarchar.

  • [?]
    Indica i parametri per i quali vengono specificati i valori nell'<elenco di argomenti> dei comandi pass-through utilizzati in un'istruzione EXEC('…', <elenco di argomenti>) AT <server collegato>.

  • AT linked_server_name

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    Specifica che command_string viene eseguito in linked_server_name e che i risultati, se presenti, vengono restituiti al client. linked_server_name deve fare riferimento a una definizione del server collegato esistente nel server locale. I server collegati vengono definiti tramite sp_addlinkedserver.

  • WITH <execute_option>
    Opzioni di esecuzione possibili. Le opzioni RESULT SETS non possono essere specificate in un'istruzione INSERT...EXEC.

    Nome

    Definizione

    RECOMPILE

    Forza la compilazione, l'utilizzo e l'eliminazione di un nuovo piano dopo l'esecuzione del modulo. Se per il modulo è disponibile un piano di query esistente, tale piano rimane nella cache.

    Utilizzare questa opzione se il parametro fornito è atipico oppure se i dati sono cambiati notevolmente. Questa opzione non viene utilizzata per stored procedure estese. È consigliabile utilizzarla solo quando è strettamente necessario, in quanto si tratta di un'opzione onerosa.

    Nota

    Non è possibile utilizzare WITH RECOMPILE in caso di chiamata di una stored procedure che utilizza la sintassi OPENDATASOURCE.Quando viene specificato un nome di oggetto composto da quattro parti, l'opzione WITH RECOMPILE viene ignorata.

    RESULT SETS UNDEFINED

    Si applica a: da SQL Server 2012 a SQL Server 2014, Database SQL di Windows Azure.

    </div>
    <p>Questa opzione non fornisce alcuna garanzia sugli eventuali risultati restituiti e non viene specificata alcuna definizione. L'istruzione viene eseguita senza errore se vengono restituiti risultati o se non ne vengono restituiti. RESULT SETS UNDEFINED rappresenta il comportamento predefinito se result_sets_option non viene specificato.</p></td>
    </tr>
    <tr class="odd">
    <td><p>RESULT SETS NONE</p></td>
    <td><div class="caption">
    
    </div>
    <div class="tableSection">
    <table>
    <colgroup>
    <col style="width: 100%" />
    </colgroup>
    <tbody>
    <tr class="odd">
    <td><p><strong>Si applica a</strong>: da SQL Server 2012 a SQL Server 2014, Database SQL di Windows Azure.</p></td>
    </tr>
    </tbody>
    </table>
    
    </div>
    <p>Garantisce che l'istruzione di esecuzione non restituirà risultati. Se vengono restituiti risultati il batch viene interrotto.</p></td>
    </tr>
    <tr class="even">
    <td><p>&lt;result_sets_definition&gt;</p></td>
    <td><div class="caption">
    
    </div>
    <div class="tableSection">
    <table>
    <colgroup>
    <col style="width: 100%" />
    </colgroup>
    <tbody>
    <tr class="odd">
    <td><p><strong>Si applica a</strong>: da SQL Server 2012 a SQL Server 2014, Database SQL di Windows Azure.</p></td>
    </tr>
    </tbody>
    </table>
    
    </div>
    <p>Garantisce che il risultato verrà restituito come specificato in result_sets_definition. Fornisce più sezioni result_sets_definition per istruzioni che restituiscono più set di risultati. Racchiudere ogni result_sets_definition in parentesi separate da virgole. Per ulteriori informazioni, vedere &lt;result_sets_definition&gt; più avanti in questo argomento.</p></td>
    </tr>
    </tbody>
    </table>
    
    • <result_sets_definition>

      Si applica a: da SQL Server 2012 a SQL Server 2014, Database SQL di Windows Azure.

      Descrive i set di risultati restituiti dalle istruzioni eseguite. Le clausole di result_sets_definition hanno il significato seguente

      Termine

      Definizione

      {

          column_name

          data_type

          [ COLLATE collation_name]

          [NULL | NOT NULL]

      }

      Termine

      Definizione

      column_name

      Nomi di ogni colonna. Se il numero di colonne è diverso dal set di risultati, si verifica un errore e il batch viene interrotto. Se il nome di una colonna è diverso dal set di risultati, il nome della colonna restituito verrà impostato sul nome definito.

      data_type

      Tipi di dati di ogni colonna. Se i tipi di dati sono diversi, viene eseguita una conversione implicita al tipo di dati definito. Se la conversione ha esito negativo il batch viene interrotto

      COLLATE collation_name

      Regole di confronto di ogni colonna. In caso di mancata corrispondenza tra regole di confronto, vengono tentate regole di confronto implicite. Se la conversione ha esito negativo il batch viene interrotto.

      NULL | NOT NULL

      Ammissione di valori Null di ogni colonna. Se l'ammissione di valori Null definita è NOT NULL e i dati restituiti contengono NULL si verifica un errore e il batch viene interrotto. Se non è specificato, il valore predefinito si allinea all'impostazione delle opzioni ANSI_NULL_DFLT_ON e ANSI_NULL_DFLT_OFF.

      db_name

      Nome del database contenente la tabella, la vista o la funzione con valori di tabella.

      schema_name

      Nome dello schema proprietario della tabella, della vista o della funzione con valori di tabella.

      table_name | view_name | table_valued_function_name

      Specifica che le colonne restituite saranno quelle specificate nella tabella, nella vista o nella funzione con valori di tabella denominata. La sintassi degli oggetti AS non supporta i sinonimi, le tabelle temporanee e le variabili di tabella.

      AS TYPE [schema_name.]table_type_name

      Specifica che le colonne restituite saranno quelle specificate nel tipo della tabella.

      AS FOR XML

      Specifica che i risultati XML dell'istruzione o della stored procedure chiamata dall'istruzione EXECUTE vengono convertiti nel formato come se fossero prodotti da un'istruzione SELECT ... FOR XML…. Tutta la formattazione dalle direttive type nell'istruzione originale viene rimossa e i risultati vengono restituiti come se non fosse stata specificata alcuna direttiva type. AS FOR XML non converte i risultati tabulari non XML dall'istruzione o dalla stored procedure eseguita in XML.

      Il set di risultati effettivo restituito durante l'esecuzione può essere diverso dal risultato definito tramite la clausola WITH RESULT SETS in uno dei modi seguenti: numero di set di risultati, numero di colonne, nome della colonna, ammissione di valori Null e tipo di dati. Se il numero di set di risultati è diverso, si verifica un errore e il batch viene interrotto.

    Osservazioni

    È possibile specificare i parametri tramite value o @parameter\_name = value. Un parametro non fa parte di una transazione, pertanto se un parametro viene modificato in una transazione per la quale verrà eseguito il rollback, il valore del parametro non viene ripristinato nel suo valore precedente. Il valore restituito al chiamante corrisponde sempre al valore specificato al termine del modulo.

    La nidificazione si verifica quando un modulo ne chiama un altro o quando esegue codice gestito tramite riferimenti a un modulo CLR (Common Language Runtime), un tipo definito dall'utente o una funzione di aggregazione. Il livello di nidificazione viene incrementato quando il modulo chiamato o il riferimento al codice gestito viene eseguito, mentre viene decrementato al termine dell'esecuzione del modulo chiamato o del riferimento al codice gestito. Se viene superato il numero massimo di 32 livelli di nidificazione, l'intera catena di chiamata ha esito negativo. Il livello di nidificazione corrente viene archiviato nella funzione di sistema @@NESTLEVEL.

    Poiché le stored procedure remote ed estese non rientrano nell'ambito di una transazione, a meno che non siano eseguite in un'istruzione BEGIN DISTRIBUTED TRANSACTION o utilizzate con diverse opzioni di configurazione, non è possibile eseguire il rollback dei comandi eseguiti tramite chiamate a tali stored procedure. Per ulteriori informazioni, vedere Stored procedure di sistema (Transact-SQL) e BEGIN DISTRIBUTED TRANSACTION (Transact-SQL).

    Quando vengono utilizzate variabili cursore, se si esegue una procedura che passa una variabile cursore con un cursore assegnato, viene generato un errore.

    Se l'istruzione è la prima di un batch, non è necessario specificare la parola chiave EXECUTE durante l'esecuzione dei moduli.

    Per informazioni aggiuntive specifiche delle stored procedure CLR, vedere Stored procedure CLR.

    Utilizzo di EXECUTE con stored procedure

    Se l'istruzione è la prima di un batch, non è necessario specificare la parola chiave EXECUTE durante l'esecuzione delle stored procedure.

    Le stored procedure di sistema di SQL Server iniziano con i caratteri sp_. Sono fisicamente archiviate nel database delle risorse, ma logicamente si trovano nello schema sys di ogni database di sistema e di ogni database definito dall'utente. Se si esegue una stored procedure di sistema in un batch o all'interno di un modulo quale una funzione o una stored procedure definita dall'utente, è consigliabile qualificare il nome della stored procedure con il nome dello schema sys.

    Le stored procedure estese di sistema di SQL Server iniziano con i caratteri xp_, e sono contenute nello schema dbo del database master. Se si esegue una stored procedure estesa di sistema in un batch o all'interno di un modulo quale una funzione o una stored procedure definita dall'utente, è consigliabile qualificare il nome della stored procedure con master.dbo.

    Se si esegue una stored procedure definita dall'utente in un batch o all'interno di un modulo quale una funzione o una stored procedure definita dall'utente, è consigliabile qualificare il nome della stored procedure con un nome di schema. Non è consigliabile assegnare a una stored procedure definita dall'utente lo stesso nome di una stored procedure di sistema. Per ulteriori informazioni sull'esecuzione di stored procedure, vedere Eseguire una stored procedure.

    Utilizzo dell'istruzione EXECUTE con una stringa di caratteri

    Nelle versioni precedenti di SQL Server le stringhe di caratteri sono limitate a 8.000 byte. Ciò richiede la concatenazione di stringhe di grandi dimensioni per l'esecuzione dinamica. In SQL Server è possibile specificare i tipi di dati varchar(max) e nvarchar(max) in quanto supportano stringhe di caratteri fino a 2 gigabyte di dati.

    Le modifiche al contesto del database rimangono effettive solo fino al termine dell'esecuzione di EXECUTE. Ad esempio, dopo l'esecuzione di EXEC nell'istruzione seguente, il contesto di database è master.

    USE master; EXEC ('USE AdventureWorks2012; SELECT BusinessEntityID, JobTitle FROM HumanResources.Employee;');
    

    Cambio di contesto

    È possibile utilizzare la clausola AS { LOGIN | USER } = ' name ' per cambiare il contesto di esecuzione di un'istruzione dinamica. Se il cambio di contesto viene specificato come EXECUTE ('string') AS <context_specification>, la durata del cambio di contesto è limitata all'ambito della query in fase di esecuzione.

    Specifica di un nome utente o un nome account di accesso

    Il nome dell'utente o dell'account di accesso specificato in AS { LOGIN | USER } = ' name ' deve esistere come entità rispettivamente in sys.database_principals o sys.server_principals. In caso contrario, l'istruzione avrà esito negativo. È inoltre necessario concedere le autorizzazioni IMPERSONATE per l'entità. A meno che il chiamante non sia il proprietario del database o un membro del ruolo predefinito del server sysadmin, l'entità deve esistere anche quando l'utente effettua l'accesso al database o all'istanza di SQL Server tramite l'appartenenza a un gruppo di Windows. Si suppongano ad esempio le condizioni seguenti:

    • Il gruppo CompanyDomain\SQLUsers ha accesso al database Sales.

    • CompanyDomain\SqlUser1 è membro del gruppo SQLUsers e pertanto può accedere implicitamente al database Sales.

    Sebbene CompanyDomain\SqlUser1 disponga dell'accesso al database attraverso l'appartenenza al gruppo SQLUsers, l'istruzione EXECUTE @string\_variable AS USER = 'CompanyDomain\SqlUser1' avrà esito negativo perché CompanyDomain\SqlUser1 non esiste come entità nel database.

    Procedure consigliate

    Specificare un account di accesso o un utente che disponga almeno dei privilegi necessari per eseguire le operazioni definite nell'istruzione o nel modulo. Ad esempio, non specificare un nome account di accesso con autorizzazioni a livello di server se sono richieste solo autorizzazioni a livello di database oppure non specificare l'account di un proprietario di database a meno che siano richieste le autorizzazioni corrispondenti.

    Autorizzazioni

    Per eseguire l'istruzione EXECUTE, non è necessario disporre di autorizzazioni specifiche. Sono tuttavia richieste autorizzazioni per le entità a protezione diretta a cui viene fatto riferimento all'interno della stringa EXECUTE. Se, ad esempio, la stringa include un'istruzione INSERT, il chiamante dell'istruzione EXECUTE deve disporre dell'autorizzazione INSERT per la tabella di destinazione. Le autorizzazioni vengono verificate non appena viene rilevata l'istruzione EXECUTE, anche se l'istruzione è inclusa in un modulo.

    Le autorizzazioni per l'istruzione EXECUTE per un modulo vengono assegnate per impostazione predefinita al proprietario del modulo, che può quindi trasferirle ad altri utenti. Quando si esegue un modulo che esegue una stringa, la verifica delle autorizzazioni viene eseguita nel contesto dell'utente che esegue il modulo e non nel contesto dell'utente che l'ha creato. Se, tuttavia, lo stesso utente è proprietario del modulo chiamante e del modulo richiamato, la verifica delle autorizzazioni per l'istruzione EXECUTE non viene eseguita per il secondo modulo.

    Se il modulo accede ad altri oggetti di database, l'esecuzione ha esito positivo se per il modulo si dispone dell'autorizzazione EXECUTE e si verifica una delle condizioni seguenti:

    • Il modulo è contrassegnato come EXECUTE AS USER o SELF e il proprietario del modulo dispone delle autorizzazioni corrispondenti per l'oggetto a cui viene fatto riferimento. Per ulteriori informazioni sulla rappresentazione in un modulo, vedere Clausola EXECUTE AS (Transact-SQL).

    • Il modulo è contrassegnato come EXECUTE AS CALLER e si dispone delle autorizzazioni corrispondenti per l'oggetto.

    • Il modulo è contrassegnato come EXECUTE AS user_name e user_name dispone delle autorizzazioni corrispondenti per l'oggetto.

    Autorizzazioni per il cambio di contesto

    Per specificare l'istruzione EXECUTE AS per un account di accesso, il chiamante deve disporre delle autorizzazioni IMPERSONATE per il nome account di accesso specificato. Per specificare l'istruzione EXECUTE AS per un utente del database, il chiamante deve disporre delle autorizzazioni IMPERSONATE per il nome utente specificato. Se non si specifica alcun contesto di esecuzione oppure se si specifica EXECUTE AS CALLER, le autorizzazioni IMPERSONATE non sono obbligatorie.

    Esempi

    A.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE per passare un parametro singolo

    La stored procedure uspGetEmployeeManagers nel database AdventureWorks2012 prevede un parametro (@EmployeeID). Negli esempi seguenti viene eseguita la stored procedure uspGetEmployeeManagers, con Employee ID 6 come valore di parametro.

    EXEC dbo.uspGetEmployeeManagers 6;
    GO
    

    La variabile può essere specificata in modo esplicito durante l'esecuzione.

    EXEC dbo.uspGetEmployeeManagers @EmployeeID = 6;
    GO
    

    Se si tratta della prima istruzione in un batch oppure di uno script osql o sqlcmd, non è necessario specificare EXEC.

    dbo.uspGetEmployeeManagers 6;
    GO
    --Or
    dbo.uspGetEmployeeManagers @EmployeeID = 6;
    GO
    

    B.Utilizzo di più parametri

    Nell'esempio seguente viene eseguita la stored procedure spGetWhereUsedProductID nel database AdventureWorks2012. Vengono passati due parametri: il primo è un ID prodotto (819), il secondo (@CheckDate,) è un valore di tipo datetime.

    DECLARE @CheckDate datetime;
    SET @CheckDate = GETDATE();
    EXEC dbo.uspGetWhereUsedProductID 819, @CheckDate;
    GO
    

    C.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE 'tsql_string' con una variabile

    Nell'esempio seguente viene illustrato come l'istruzione EXECUTE gestisca stringhe compilate in modo dinamico contenenti variabili. Nell'esempio viene creato il cursore tables_cursor che include un elenco di tutte le tabelle definite dall'utente nel database AdventureWorks2012 , quindi l'elenco viene utilizzato per ricompilare tutti gli indici nella tabella.

    DECLARE tables_cursor CURSOR
       FOR
       SELECT s.name, t.name 
       FROM sys.objects AS t
       JOIN sys.schemas AS s ON s.schema_id = t.schema_id
       WHERE t.type = 'U';
    OPEN tables_cursor;
    DECLARE @schemaname sysname;
    DECLARE @tablename sysname;
    FETCH NEXT FROM tables_cursor INTO @schemaname, @tablename;
    WHILE (@@FETCH_STATUS <> -1)
    BEGIN;
       EXECUTE ('ALTER INDEX ALL ON ' + @schemaname + '.' + @tablename + ' REBUILD;');
       FETCH NEXT FROM tables_cursor INTO @schemaname, @tablename;
    END;
    PRINT 'The indexes on all tables have been rebuilt.';
    CLOSE tables_cursor;
    DEALLOCATE tables_cursor;
    GO
    

    D.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE con una stored procedure remota

    Nell'esempio seguente viene eseguita la stored procedure uspGetEmployeeManagers nel server remoto SQLSERVER1 e lo stato restituito, che indica se la stored procedure è stata eseguita correttamente o meno, viene archiviato in @retstat.

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    DECLARE @retstat int;
    EXECUTE @retstat = SQLSERVER1.AdventureWorks2012.dbo.uspGetEmployeeManagers @BusinessEntityID = 6;
    

    E.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE con una variabile di stored procedure

    Nell'esempio seguente viene creata una variabile che rappresenta il nome di una stored procedure.

    DECLARE @proc_name varchar(30);
    SET @proc_name = 'sys.sp_who';
    EXEC @proc_name;
    

    F.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE con la parola chiave DEFAULT

    Nell'esempio seguente viene creata una stored procedure con valori predefiniti per il primo e il terzo parametro. Quando si esegue la procedura, se nella chiamata non viene passato alcun valore oppure viene specificato il valore predefinito, i valori predefiniti vengono utilizzati per il primo e il terzo parametro. Si notino i vari utilizzi della parola chiave DEFAULT.

    IF OBJECT_ID(N'dbo.ProcTestDefaults', N'P')IS NOT NULL
       DROP PROCEDURE dbo.ProcTestDefaults;
    GO
    -- Create the stored procedure.
    CREATE PROCEDURE dbo.ProcTestDefaults (
    @p1 smallint = 42, 
    @p2 char(1), 
    @p3 varchar(8) = 'CAR')
    AS 
       SET NOCOUNT ON;
       SELECT @p1, @p2, @p3
    ;
    GO
    

    La stored procedure Proc_Test_Defaults può essere eseguita in molte combinazioni.

    -- Specifying a value only for one parameter (@p2).
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults @p2 = 'A';
    -- Specifying a value for the first two parameters.
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults 68, 'B';
    -- Specifying a value for all three parameters.
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults 68, 'C', 'House';
    -- Using the DEFAULT keyword for the first parameter.
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults @p1 = DEFAULT, @p2 = 'D';
    -- Specifying the parameters in an order different from the order defined in the procedure.
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults DEFAULT, @p3 = 'Local', @p2 = 'E';
    -- Using the DEFAULT keyword for the first and third parameters.
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults DEFAULT, 'H', DEFAULT;
    EXECUTE dbo.ProcTestDefaults DEFAULT, 'I', @p3 = DEFAULT;
    

    G.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE con il parametro AT linked_server_name

    Nell'esempio seguente una stringa di comando viene passata a un server remoto. Verrà creato un server collegato SeattleSales che punta a un'altra istanza di SQL Server ed esegue un'istruzione DDL (CREATE TABLE) in tale server collegato.

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    EXEC sp_addlinkedserver 'SeattleSales', 'SQL Server'
    GO
    EXECUTE ( 'CREATE TABLE AdventureWorks2012.dbo.SalesTbl 
    (SalesID int, SalesName varchar(10)) ; ' ) AT SeattleSales;
    GO
    

    H.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE WITH RECOMPILE

    Nell'esempio seguente viene eseguita la stored procedure Proc_Test_Defaults e vengono imposti la compilazione, l'utilizzo e l'eliminazione di un nuovo piano di query dopo l'esecuzione del modulo.

    EXECUTE dbo.Proc_Test_Defaults @p2 = 'A' WITH RECOMPILE;
    GO
    

    I.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE con una funzione definita dall'utente

    Nell'esempio seguente viene eseguita la funzione scalare definita dall'utente ufnGetSalesOrderStatusText nel database AdventureWorks2012. Viene utilizzata la variabile @returnstatus per archiviare il valore restituito dalla funzione. Per la funzione è previsto un parametro di input (@Status) definito come tipo di dati tinyint.

    DECLARE @returnstatus nvarchar(15);
    SET @returnstatus = NULL;
    EXEC @returnstatus = dbo.ufnGetSalesOrderStatusText @Status = 2;
    PRINT @returnstatus;
    GO
    

    J.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE per eseguire query su un database Oracle in un server collegato

    Nell'esempio seguente vengono eseguite più istruzioni SELECT nel server Oracle remoto. Viene innanzitutto aggiunto il server Oracle come server collegato e quindi viene creato l'account di accesso per il server collegato.

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    -- Setup the linked server.
    EXEC sp_addlinkedserver  
            @server='ORACLE',
            @srvproduct='Oracle',
            @provider='OraOLEDB.Oracle', 
            @datasrc='ORACLE10';
    
    EXEC sp_addlinkedsrvlogin 
        @rmtsrvname='ORACLE',
        @useself='false', 
        @locallogin=null, 
        @rmtuser='scott', 
        @rmtpassword='tiger';
     
    EXEC sp_serveroption 'ORACLE', 'rpc out', true;
    GO
     
    -- Execute several statements on the linked Oracle server.
    EXEC ( 'SELECT * FROM scott.emp') AT ORACLE;
    GO
    EXEC ( 'SELECT * FROM scott.emp WHERE MGR = ?', 7902) AT ORACLE;
    GO
    DECLARE @v INT; 
    SET @v = 7902;
    EXEC ( 'SELECT * FROM scott.emp WHERE MGR = ?', @v) AT ORACLE;
    GO 
    

    K.Utilizzo dell'istruzione EXECUTE AS USER per cambiare contesto a un altro utente

    Nell'esempio seguente viene eseguita una stringa Transact-SQL che crea una tabella e viene quindi specificata la clausola AS USER per cambiare il contesto di esecuzione dell'istruzione dal chiamante a User1. Il Motore di database controllerà le autorizzazioni di User1 quando viene eseguita l'istruzione. User1 deve esistere come utente nel database e deve disporre delle autorizzazioni necessarie per creare tabelle nello schema Sales. In caso contrario, l'istruzione avrà esito negativo.

    EXECUTE ('CREATE TABLE Sales.SalesTable (SalesID int, SalesName varchar(10));')
    AS USER = 'User1';
    GO
    

    L.Utilizzo di un parametro con EXECUTE e AT linked_server_name

    Nell'esempio seguente una stringa di comando viene passata a un server remoto utilizzando un punto interrogativo (?) come segnaposto per un parametro. Viene quindi creato un server collegato SeattleSales che punta a un'altra istanza di SQL Server e viene eseguita un'istruzione SELECT applicata a tale server collegato. L'istruzione SELECT utilizza il punto interrogativo come segnaposto per il parametro ProductID (952), specificato dopo l'istruzione.

    Si applica a: SQL Server 2008 tramite SQL Server 2014.

    -- Setup the linked server.
    EXEC sp_addlinkedserver 'SeattleSales', 'SQL Server'
    GO
    -- Execute the SELECT statement.
    EXECUTE ('SELECT ProductID, Name 
        FROM AdventureWorks2012.Production.Product
        WHERE ProductID = ? ', 952) AT SeattleSales;
    GO
    

    M.Utilizzo di EXECUTE per ridefinire un singolo set di risultati

    In alcuni degli esempi precedenti è stato eseguito EXEC dbo.uspGetEmployeeManagers 6; che ha restituito 7 colonne. Nell'esempio seguente viene illustrato l'utilizzo della sintassi WITH RESULT SET per modificare i nomi e i tipi di dati del set di risultati ottenuto.

    Si applica a: da SQL Server 2012 a SQL Server 2014, Database SQL di Windows Azure.

    EXEC uspGetEmployeeManagers 16
    WITH RESULT SETS
    ( 
       ([Reporting Level] int NOT NULL,
        [ID of Employee] int NOT NULL,
        [Employee First Name] nvarchar(50) NOT NULL,
        [Employee Last Name] nvarchar(50) NOT NULL,
        [Employee ID of Manager] nvarchar(max) NOT NULL,
        [Manager First Name] nvarchar(50) NOT NULL,
        [Manager Last Name] nvarchar(50) NOT NULL )
    );
    

    N.Utilizzo di EXECUTE per ridefinire due set di risultati

    Quando si esegue un'istruzione che restituisce più di un set di risultati, definire ogni set di risultati previsto. Nell'esempio seguente in AdventureWorks2012 viene creata una stored procedure che restituisce due set di risultati. La procedura viene quindi eseguita tramite la clausola WITH RESULT SETS e specificando due definizioni di set di risultati.

    Si applica a: da SQL Server 2012 a SQL Server 2014, Database SQL di Windows Azure.

    --Create the procedure
    CREATE PROC Production.ProductList @ProdName nvarchar(50)
    AS
    -- First result set
    SELECT ProductID, Name, ListPrice
        FROM Production.Product
        WHERE Name LIKE @ProdName;
    -- Second result set 
    SELECT Name, COUNT(S.ProductID) AS NumberOfOrders
        FROM Production.Product AS P
        JOIN Sales.SalesOrderDetail AS S
            ON P.ProductID  = S.ProductID 
        WHERE Name LIKE @ProdName
        GROUP BY Name;
    GO
    
    -- Execute the procedure 
    EXEC Production.ProductList '%tire%'
    WITH RESULT SETS 
    (
        (ProductID int,   -- first result set definition starts here
        Name Name,
        ListPrice money)
        ,                 -- comma separates result set definitions
        (Name Name,       -- second result set definition starts here
        NumberOfOrders int)
    );
    

    Vedere anche

    Riferimento

    @@NESTLEVEL (Transact-SQL)

    DECLARE @local\_variable (Transact-SQL)

    Clausola EXECUTE AS (Transact-SQL)

    Utilità osql

    REVERT (Transact-SQL)

    sp_addlinkedserver (Transact-SQL)

    Utilità sqlcmd

    SUSER_NAME (Transact-SQL)

    sys.database_principals (Transact-SQL)

    sys.server_principals (Transact-SQL)

    USER_NAME (Transact-SQL)

    OPENDATASOURCE (Transact-SQL)

    Concetti

    Entità (Motore di database)