Condividi tramite


Debug di oggetti SQL tramite le finestre delle variabili locali e Espressioni di controllo

Aggiornamento: novembre 2007

Le informazioni contenute in questo argomento sono valide per:

Edition

Visual Basic

C#

C++

Web Developer

Express

Argomento non applicabile Argomento non applicabile Argomento non applicabile Argomento non applicabile

Standard

Argomento non applicabile Argomento non applicabile Argomento non applicabile Argomento non applicabile

Pro e Team

Argomento applicabile Argomento applicabile Argomento applicabile Argomento applicabile

Legenda tabella:

Argomento applicabile

Applicabile

Argomento non applicabile

Non applicabile

Argomento valido ma comando nascosto per impostazione predefinita

Comando o comandi nascosti per impostazione predefinita.

Negli esempi riportati di seguito sono descritte le finestre delle variabili locali ed Espressioni di controllo, due finestre del debugger utilizzabili durante il debug di un oggetto SQL.

  • È possibile modificare i valori delle variabili nelle finestre Variabili locali ed Espressioni di controllo durante l'esecuzione dell'oggetto SQL. Tuttavia, per modificare il valore di un campo char, nchar, varchar o nvarchar all'interno di un oggetto database scritto in T-SQL, non racchiudere la stringa tra virgolette. Racchiudere le stringhe tra virgolette per oggetti SQL di Common Language Runtime (CLR).

  • È possibile impostare espressioni nella finestra Espressioni di controllo per oggetti SQL ma non per un oggetto T-SQL.

    Nota:

    È possibile che il server non rifletta le modifiche ai valori delle variabili nelle finestre del debugger. Per ulteriori informazioni, vedere Limitazioni del debug di SQL.

Vedere anche

Attività

Procedura: utilizzare le finestre delle variabili di debug

Concetti

Limitazioni del debug di SQL

Limitazioni dei comandi e delle funzionalità del debugger

Altre risorse

Finestre delle variabili