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Tutto ciò che serve sapere sui backup di Exchange* - Parte 3

Articolo originale pubblicato martedì 10 luglio 2012

* ma non si è mai osato chiedere

Nella Parte 1 e nella Parte 2 di questa serie abbiamo esaminato gli aspetti fondamentali dei backup di Exchange tramite VSS e il flusso del backup di un database DAG attivo.

Nella Parte 3 descriveremo in dettaglio la modalità di esecuzione del backup completo di una copia di database DAG passiva. Il writer di Exchange responsabile dei backup della copia passiva non viene eseguito nel servizio di archiviazione informazioni, bensì come parte del servizio di replica di Microsoft Exchange. Tra le altre funzioni questo servizio coordina il processo di backup tra il nodo della copia passiva e il server della copia attiva. In modo analogo del backup di un database attivo descritto nella Parte 2, in questo post viene descritto il backup di una una copia di database passiva di DB1, ospitata sul server ADA-MBX1. La copia del database montato attiva si trova su ADA-MBX2 e, di nuovo, la soluzione di backup utilizza uno snapshot COW (copy-on-write) non persistente:

(fare clic sulle anteprime per visualizzare una versione a tutto schermo delle immagini contenute in questo post)

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I primi passaggi per eseguire il backup di una copia di database passiva sono pressoché gli stessi di una copia attiva. L'applicazione di backup ottiene i metadati per DB1 dal writer di Exchange ma, di nuovo, il writer viene eseguito nel servizio di replica di Microsoft Exchange. Viene generato un nuovo GUID dell'istanza del writer che rimarrà persistente per tutta la durata del processo, come nel backup di un database attivo.

L'evento 2021 indica che l'applicazione di backup, ovvero il richiedente VSS, ha contattato il writer di Exchange. Verrà visualizzato più volte durante il processo di backup mentre diversi componenti vengono letti dai metadati, ad esempio i percorsi dei file di database e di registro.

Gli eventi 2110 e 2023 indicano che l'applicazione di backup ha richiesto un set particolare di componenti da includere nel backup, oltre al tipo di backup.

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Il servizio di replica per il server della copia passiva segnala al server della copia attiva che è in corso un backup. Gli eventi 910 e 210 sul server della copia attiva, nonché l'evento 960 sul server della copia passiva, significano due cose: innanzitutto definiscono quale server sta eseguendo il backup di una copia passiva del database e, in secondo luogo, che il servizio STORE sul server della copia attiva ha contrassegnato il database con il bit “backup in corso” in memoria e riconosce che il backup sostitutivo continuerà. Dopo di ciò non sarà possibile eseguire di nuovo il backup del database finché non sarà completato il backup sostitutivo corrente o finché lo stato "backup in corso" non verrà cancellato.

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Gli eventi 2025 e 2027 vengono generati quando il writer di replica impedisce al servizio di replica di scrivere i registri copiati dal server della copia attiva sul disco locale. Anche la riesecuzione dei registri viene interrotta, mantenendo così inalterato il contenuto dei file di database. A questo punto, le scritture di dati per il database in corso di backup vengono “bloccate” e VSS è in grado di creare gli snapshot nell'archiviazione shadow per ogni disco specificato nei metadati.

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VSS crea snapshot dei dischi D: ed E:. Al termine, segnala il completamento al writer di Exchange, che a sua volta consente al servizio di replica di riprendere la copia e la riesecuzione dei registri. Gli eventi 2029 e 2035 vengono generati al completamento dello “sblocco” e quando le normali scritture su disco possono continuare.

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Dopo la creazione degli snapshot, l'applicazione di backup può copiare blocchi di dati tramite VSS, che li trasferisce dall'archiviazione shadow (se sono stati mantenuti a causa di una modifica) oppure dal volume del disco vero e proprio (se non sono stati mantenuti). Il servizio di replica attende il segnale di completamento del trasferimento dei dati. Questo flusso di dati è rappresentato dalle frecce viola, che in questo caso indicano i dati che vengono copiati dagli snapshot in memoria, tramite I/O del server di Exchange, al server di backup.

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Dopo la copia dei file necessari per eseguire il backup di DB1 sul supporto di backup, l'applicazione di backup segnala a VSS che il processo è stato completato. VSS a sua volta segnala il termine dell'operazione al writer di replica ed Exchange genera gli eventi 963 e 2046 sul server della copia passiva. Il servizio di replica segnala quindi al servizio Archivio informazioni sul server della copia attiva che il processo è terminato e che il troncamento dei registri può continuare, se tutte le condizioni obbligatorie vengono soddisfatte. Il nodo della copia attiva genera gli eventi 913 e 213 segnalando che il backup sostitutivo è stato completato e che l'intestazione del database verrà aggiornata con la data e l'ora del backup.

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Gli eventi 2033 e 2037 segnalano la fine del backup. Il nodo della copia attiva viene svuotato ed elabora il registro delle transazioni che contiene gli aggiornamenti dell'intestazione del database. Il registro viene quindi inviato e reso disponibile per la riesecuzione in base alla pianificazione, in modo che la copia del database passiva venga contrassegnata con le nuove informazioni di intestazione non appena possibile. Il troncamento del registro continua, se possibile. In questo caso gli snapshot vengono eliminati e le operazioni normali continuano.

Per ulteriori informazioni sull'argomento di questa serie, consultare i seguenti riferimenti:

Servizio Copia Shadow del volume
https://technet.microsoft.com/en-us/library/ee923636(WS.10).aspx

Writer VSS di Exchange
https://msdn.microsoft.com/en-us/library/bb204080.aspx

Panoramica dell'elaborazione di un processo di backup in VSS
https://msdn.microsoft.com/en-us/library/aa384589(VS.85).aspx

Diagrammi della sequenza di backup
https://msdn.microsoft.com/en-us/library/aa579076(v=exchg.140)

Risoluzione dei problemi del servizio Copia Shadow del volume
https://technet.microsoft.com/en-us/library/ff597980(EXCHG.80).aspx

Jesse Tedoff

Questo è un post di blog localizzato. L'articolo originale è disponibile in Everything You Need to Know About Exchange Backups* - Part 3